Valerio Baselli: Siamo all’ITForum di Rimini, sono in compagnia di Alessandro Malinverno, responsabile dell’Ufficio impegni per la qualità del Consorzio PattiChiari e componente del Financial education project group presso la Federazione bancaria europea.
Ciao Alessandro e grazie.
Alessandro Malinverno: Ciao, grazie a voi.
Baselli: L’educazione finanziaria è uno dei punti cardine anche dell’attività di Morningstar. Secondo te, come mai è così importante questo aspetto?
Malinverno: Quando parliamo di educazione finanziaria la estendiamo al più ampio concetto di cittadinanza economica. L’educazione finanziaria è ormai diventata una competenza base per lo sviluppo del capitale umano delle nuove generazioni e anche per mantenere su livelli elevati il capitale umano degli adulti. È logico che l’educazione finanziaria nella nostra ottica deve avere un approccio molto valoriale. Lo scopo non è creare dei piccoli analisti, ma è quello di dare alle persone gli strumenti per svolgere e assumere delle scelte razionali nel corso della loro vita. Per questo è importantissimo un approccio life cycle all’educazione finanziaria.
Baselli: E invece cos’è la cittadinanza economica?
Malinverno: È quella materia che affronta l’educazione finanziaria da un punto di vista valoriale. Oggi, l’indipendenza economica è uno dei presupposti per l’indipendenza delle scelte degli individui. Negli ultimi anni, l’educazione finanziaria si è spostata da una materia per addetti ai lavori a un’attività che persegue un interesse pubblico generale. Cittadini informati riescono a prendere scelte ragionate, assicurare mercati efficienti e a tutelarsi. Questo è la cittadinanza economica.
Baselli: Tornando invece sul concetto di capitale umano, cos’è dal tuo punto di vista, e come l’educazione può incidere su di esso?
Malinverno: Il capitale umano è un mix di tre cose: conoscenze, abilità e competenze. Le conoscenze vengono acquisite con l’istruzione, le abilità sono quegli aspetti emotivi propri che derivano dalla socialità e dalla psicologia dell’individuo. Le competenze riguardano l’utilizzo di questi due aspetti per risolvere dei problemi concreti. È logico che quindi l’educazione finanziaria, come altre attività educative, fa parte di quel bagaglio di conoscenze e competenze che accresce il proprio capitale umano e la società.
Baselli: Per chiudere, qual è dal tuo punto di vista la situazione dell’Italia rispetto agli altri paesi europei, sempre riguardo all’educazione finanziaria, e cosa si potrebbe fare di concreto per migliorare?
Malinverno: L’Italia è un paese che è stato ed è anche oggi all’avanguardia in termini di educazione finanziaria. Ci sono moltissimi attori che offrono al mercato, ai cittadini, dei programmi di eccellenza di educazione finanziaria. La sfida che il nostro paese deve cogliere e vincere, è quella di mettere a fattor comune tutte queste competenze per creare una sinergia sul territorio per diffondere l’educazione finanziaria. Questo deve essere il lavoro di tutti gli operatori che su questo tema si impegnano.
Baselli: Grazie mille.
Malinverno: Grazie a te.
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