A metà seduta i listini di Eurolandia viaggiano ancora sotto la parità. Il tasso di inflazione nell’area euro è sceso oltre le previsioni degli analisti. Questo è un dato negativo, che evidenzia come la regione stia scivolando in un periodo di deflazione, ma al tempo stesso alza le aspettative del mercato sulle prossime mosse di politica monetaria attese dalla Banca centrale europea per giovedì prossimo.
A Milano il Ftse Mib segna -0,69%, penalizzato dal dato sulla disoccupazione giovanile italiana, salito ad aprile al 46% (12,6% quella complessiva), e dal monito dell’Unione europea al governo italiano a mantenere in ordine i conti. In calo i titoli del comparto finanziario con Banco Popolare che cede oltre il 2%. Male anche Campari, che accusa il declassamento da parte degli analisti.
Wall Street poco mossa
L’andamento dei future a New York indica che Wall Street aprirà debole. Gli operatori si attendono che dopo i guadagni realizzati nei giorni scorsi, con il Dow Jones che ieri ha ritoccato i massimi storici, la seduta odierna sarà caratterizzata dalle prese di beneficio. Il dato sulla crescita degli ordinativi di beni industriali potrebbe influenzare l’andamento delle contrattazioni.
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.