Mario Draghi dichiara guerra alla deflazione e le Borse festeggiano. La Banca centrale europea ha deciso di tagliare il tasso di riferimento dell’area Euro a 0,15% dal precedente 0,25%. L'ultimo taglio deciso dalla Bce risaliva al novembre scorso, quando il costo del denaro era stato abbassato di un quarto di punto. Il tasso sui prestiti marginali va allo 0,4 dallo 0,75%. Quello sui depositi overnight delle banche presso la Bce scende per la prima volta in negativo a -0,1%. Una scelta che dovrebbe rendere più conveniente per gli istituti di credito concedere prestiti a imprese e famiglie piuttosto che tenere i soldi parcheggiati all’Eurotower. Prima della Bce, la Banca d’Inghilterra ha confermato le sue scelte, lasciando i tassi invariati allo 0,5%.
Europa positiva
Le Borse del Vecchio continente, che durante la mattinata si sono mosse in maniera nervosa, ne hanno approfittato per portarsi in territorio positivo.
A Piazza Affari ci sono acquisti su tutte le banche. Corre Telecom che ha toccato i massimi degli ultimi tre anni sfruttando la nuova febbre da risiko scatenata dalle notizie provenienti dagli Stati Uniti, dove Sprint avrebbe raggiunto un accordo di massima per l’acquisizione della rivale T-Mobile con un’operazione che valuta la rivale 32 miliardi di dollari.
Sul fronte valutario, si registrano invece brusche oscillazioni per l’euro dopo la decisione della Bce. La divisa unica europea nella mattinata viaggiava intorno a 1,36 dollari, poi ha oscillato nervosamente proprio in concomitanza della diffusione della decisione fino al massimo di 1,3644 dollari ed è infine scesa sotto 1,36 a 1,3562. Stesso andamento per l’euro-yen che è passato da 139,44 al top di 139,8 per scendere ora a 138,99.
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