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I listini brindano a Draghi

La Bce taglia i tassi e cerca di rendere più facile il credito. Le Borse europee festeggiano. Milano segna +1,5%. Salgono i bancari. Debole il lusso. Anche New York corre. 

Marco Caprotti 05/06/2014 | 17:43
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Wall Street sta viaggiando in rialzo sulla scia del rally messo a segno dalle piazze europee. Il merito è tutto della Banca centrale europea (Bce) e del suo piano per il sostegno dell’economia del Vecchio continente. L’Eurotower ha optato per una scelta senza precedenti: oltre ad abbassare il costo del denaro, di fatto ha detto alle banche di pagare se vogliono parcheggiare il loro denaro presso l’istituto centrale.

Nel dettaglio, la Bce ha deciso di tagliare il tasso di riferimento dell’area Euro a 0,15% dal precedente 0,25%. L’ultimo taglio deciso dalla Bce risaliva a novembre, quando il costo del denaro era stato abbassato di un quarto di punto. Il tasso sui prestiti marginali va allo 0,4% dallo 0,75%. Quello sui depositi overnight delle banche presso la Bce scende per la prima volta in negativo a -0,1%.  Una scelta che dovrebbe rendere più conveniente per gli istituti di credito concedere prestiti a imprese e famiglie piuttosto che tenere i soldi parcheggiati all’Eurotower come fatto fino a ora (e nonostante le richieste arrivate da più parti).

Non solo tagli
Il presidente della Bce, Mario Draghi, nella relazione seguita alla riunione della Bce ha promesso un Ltro (Long Term refinancing operations, piani di rifinanziamento a lungo termine condotti dalla Bce), l’acquisto diretto di Abs (asset backed securities), tassi bassi a lungo e lo stop alla sterilizzazione di titoli di debito pubblico acquistati con il programma Smp (Securities Market Programme, l’acquisto sul mercato secondario dei bond dei Paesi più colpiti dalla crisi finanziaria e i cui rendimenti erano diventati troppo onerosi).

Il piano Ltro, in particolare, mira a migliorare il credito da parte delle banche al settore privato. Come ha indicato nella sua dichiarazione introduttiva Draghi, “Le controparti potranno prendere a prestito inizialmente il 7% dell'importo totale dei loro prestiti al settore non finanziario dell'area euro, esclusi i mutui residenziali delle famiglie, in essere al 30 aprile 2014. In tale calcolo non saranno presi in considerazione i prestiti al settore pubblico. Per questo saranno condotte due successive Ltro a settembre e dicembre di quest'anno". In seguito, dal marzo 2015 al giugno 2016 tutte le controparti potranno prendere a prestito importi addizionali in una serie di operation che saranno realizzate trimestralmente. “Se c’è ancora necessità di muoversi, il consiglio direttivo è pronto a usare anche strumenti non convenzionali”, ha detto Draghi. “E gli acquisti di titoli su larga scala (o Quantitative easing, le iniezioni di liquidità sul modello di quelle fatte dalla Federal Reserve, Ndr) sono certamente uno di questi strumenti”.

Europa positiva
Le Borse del Vecchio continente, che durante la mattinata si sono mosse in maniera nervosa, ne hanno approfittato per portarsi in territorio positivo.

A Piazza Affari, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato +1,5%, ci sono stati acquisti su tutte le banche. E’ andata di corsa anche Telecom che ha toccato i massimi degli ultimi tre anni sfruttando la nuova febbre da risiko scatenata dalle notizie provenienti dagli Stati Uniti, dove Sprint avrebbe raggiunto un accordo di massima per l’acquisizione della rivale T-Mobile con un’operazione che valuta la rivale 32 miliardi di dollari.  Debole il lusso. 

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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