Wall Street viaggia in territorio negativo con utility e industriali sul fondo. A pesare sono alcuni dati macroeconomici deludenti. I prezzi all’importazione a maggio sono saliti dello 0,1% contro attese per un +0,2%. Le vendite al dettaglio, nello stesso mese, sono cresciute dello 0,3% (gli analisti si aspettavano un +0,7%) e le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono aumentate di 4mila unità a quota 317mila, rispetto a un consensus che parlava di 310mila.
Europa debole
Il Vecchio continente dopo una partenza con il segno meno ha trovato la forza per reagire anche grazie il dato migliore delle attese della produzione industriale europea e al buon esito dell’asta dei Btp. Alla fine, complice la debolezza di New York, i listini di Eurolandia hanno chiuso in territorio negativo.
A Milano, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato -0,27%, giornata positiva per Saipem ed Eni, spinte, insieme al resto del segmento oil europeo, dall’aumento del prezzo del petrolio seguito alle nuove tensioni in Iraq. Deboli le banche. In calo Italcementi, alla vigilia dell'avvio dell'offerta di acquisto volontaria sulle minority di Ciments Francais e mentre è in corso l'aumento di capitale fino a 500 milioni che andrà a finanziare l’operazione.
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