Wall Street tenta la strada del rialzo, ma i dati macro non aiutano. I prezzi alla produzione a maggio sono stati deludenti. L'indice di fiducia dei consumatori misurato dall'Università del Michigan, intanto, è sceso a 81,2 punti dagli 81,9 punti del mese precedente. Il dato è inferiore alle attese degli analisti che si aspettavano un rialzo a 83 punti.
Europa contrastata
Nel Vecchio continente, seduta nervosa per le Borse di Eurolandia. Gli acquisti hanno interessato soprattutto il comparto energia a causa del nuovo rialzo del prezzo del greggio (106,69 dollari al barile per il Wti), provocato dalle tensioni irachene che hanno portato l’oro nero ai massimi da settembre 2013. Balzo anche per il metallo giallo, tradizionale bene rifugio quando si verificano situazioni di crisi politica.
A Milano, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato +0,01%, seduta positiva per Finmeccanica grazie alla prospettiva di vendita della controllata americana Drs. Vivace Eni, spinta dai nuovi accordi per ulteriori esplorazioni nell'area del Mar Caspio. Tra gli istituti di credito si salva Unicredit che si appresta a quotare la controllata Fineco. Debole il lusso.
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