Prosegue senza sosta il buon momento degli Exchenge traded product (Etp, acronimo che racchiude Etf, Etc ed Etn). Il mese di maggio ha, infatti, segnato 20,8 miliardi di dollari di raccolta netta a livello globale, portando così i flussi in entrata dall’inizio dell’anno pari a circa 85 miliardi. Il patrimonio gestito dai replicanti, dal canto suo, sale a 2.553 miliardi. A dirlo è il consueto report ETF Landscape – Industry Highlights, pubblicato dal BlackRock Investment Institute.
Obbligazionari in spolvero
I flussi globali degli Etp sono stati caratterizzati dalla domanda di prodotti a reddito fisso e dall’azionario non statunitense, a seguito dell’ulteriore riduzione dei tassi di interesse e della ricerca da parte degli investitori di opportunità al di fuori del mercato Usa.
La raccolta obbligazionaria a livello globale, pari a 14,1 miliardi di dollari, è stata guidata dai replicanti di indici obbligazionari governativi americani a lungo termine e dal settore corporate investment grade, con interesse esteso anche a segmenti che offrono maggiori opportunità di rendimento come l’high yield e il debito dei mercati emergenti. Con questi ritmi, gli Etp a reddito fisso sono sulla buona strada per registrare un anno record, già contrassegnato dal superamento della soglia dei 400 miliardi di dollari di patrimonio investito a livello globale, raddoppiato rispetto al 2010. Tale crescita ha abbracciato diversi segmenti ed è stata accelerata dalle innovazioni di esposizioni disponibili.
Azioni sì, ma non a stelle e strisce
Il flusso totale dei prodotti azionari è stato di 6,9 miliardi di dollari, più moderato rispetto a marzo e aprile. In particolare l’azionario europeo ha raccolto 4,6 miliardi, sulla scia delle aspettative per gli stimoli della Bce; questo segmento potrebbe siglare il miglior anno dal 2009. Invece, grazie al rimbalzo dell’indice Msci Emerging Markets, i mercati emergenti hanno raccolto 2,7 miliardi di dollari, mentre l’azionario statunitense ha registrato deflussi netti per 5,1 miliardi. Momento positivo anche per gli Etp tematici su energia e immobiliare, che hanno ampiamente compensato i significativi deflussi dalle azioni small cap.
“L’industria europea degli Etp ha assistito a un forte slancio da inizio anno con 25,8 miliardi di dollari di afflussi nei primi cinque mesi”, ha commentato in una nota Ursula Marchioni, responsabile della ricerca Etp e della strategia azionaria di iShares in Europa. “Con questo ritmo molto sostenuto nella raccolta di nuovi asset e l’ampia ripresa economica, l’industria europea dei replicanti sembra pronta per registrare un anno record, con la possibilità di raggiungere i 50 miliardi di dollari di nuovi flussi entro la fine dell’anno e di un patrimonio investito pari a 500 miliardi entro l’inizio 2015”.
Secondo il report di BlackRock, i primi tre replicanti per flussi in entrata a livello globale da inizio anno sono: iShares Barclays 7-10 Years Treasury Bond, Vanguard Ftse Developed Markets Etf e Daiwa Etf Topix. I primi tre per deflussi da inizio anno, invece, sono: SPDR S&P 500, iShares Russell 2000 e PowerShares QQQ.
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