Listini di Eurolandia ancora in rosso. Al giro di boa della seduta continua a prevalere la prudenza per effetto delle tensioni politiche che alimentano l’est dell’Europa e il Medio Oriente. Tra Russia e Ucraina è ancora braccio di ferro e ora Mosca pensa di tagliare la fornitura di gas a Kiev. In Iraq, invece, è scontro tra i militari sunniti e l’esercito regolare. Il risultato sui mercati finanziari è una risalita del prezzo del greggio e del gas naturale, nonché un rinnovato interesse per l’oro e i bond.
Milano guida i ribassi delle piazze finanziarie del Vecchio continente con il Ftse Mib che cede lo 0,82%. In ribasso tra i finanziari Banco Popolare, Bper e Azimut. Telecom Italia segna -2,48% nel giorno in cui Mediobanca ha esercitato la facoltà di sciogliere Telco, la holding che con il 22,4% controlla il gruppo italiano. Banca Monte dei Paschi, invece, sembra voler consolidare il trend rialzista delle ultime sedute e guadagna oltre il 7%. Lo spread si mantiene stabile attorno ai 151 punti base, mentre l’euro è scambiato a 1,354 contro il dollaro Usa.
New York negativa
A New York l’andamento dei future indica che Wall Street aprirà in ribasso. In attesa del dato sull’andamento della produzione industriale del paese, gli operatori sembrano valutare la possibilità di un intervento militare degli Stati Uniti in Iraq a sostegno del Governo nazionale.
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