Le Borse rimettono l'elmetto

I dati macro e le fusioni danno la sveglia a Wall Street. L’Europa si concentra sulle crisi in Ucraina e in Iraq e chiude in negativo. Milano segna -0,86%. Scendono le banche. Sale Atlantia. Debole Telecom dopo l’addio a Telco di Mediobanca e Intesa. 

Marco Caprotti 16/06/2014 | 17:43
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Dopo una partenza in lieve calo, gli indici a Wall Street hanno invertito la rotta nonostante le tensioni geopolitiche in Iraq e Ucraina e il taglio delle stime di crescita dell’economia americana da parte del Fondo monetario internazionale. Gli investitori preferiscono concentrarsi su una serie di dati macroeconomici positivi e sulla ripresa dell'M&A. Sul primo fronte, l'indice manifatturiero Empire State per il mese di giugno è salito sui massimi degli ultimi quattro anni, mentre la produzione industriale a maggio è cresciuta oltre le attese. Sul secondo invece, Level 3 Communications ha comprato TW Telecom per circa 5,7 miliardi di dollari, mentre Medtronic ha rilevato la rivale Covidien per 42,9 miliardi.

Europa negativa
Nel Vecchio continente, seduta negativa per le Borse di Eurolandia. Le notizie arrivate dall’America non sono bastate a far tornare l’ottimismo da questa parte dell’Atlantico. L’aumento delle tensioni in Iraq e, in misura minore, in Ucraina ha pesato sull'umore degli investitori. Prima di tornare ad acquistare, spiegano gli analisti, gli operatori dovranno accettare il fatto che ci sono due importanti fronti di crisi aperti.

A Milano, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato -0,86%, il possibile interesse del fondo sovrano di Abu Dhabi per una quota negli Aeroporti di Roma ha sostenuto Atlantia. Vendite sul settore bancario. In controtendenza Mps e Carige. In calo Telecom, dopo la decisione di Mediobanca e Intesa Sanpaolo di recedere da Telco, la società che controlla il gruppo di Tlc.

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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