Seduta debole per i listini asiatici. Il clima sui mercati non è dei più distesi: l’instabilità politica in Iraq potrebbe far presagire un possibile intervento militare degli Stati Uniti ed è saltato l’accordo tra Russia e Ucraina per la fornitura del gas. Inoltre, domani si aprirà il meeting della Federal Reserve, dalla quale gli operatori si attendono chiarimenti sulle prossime mosse di politica monetaria. Sulle Borse cinesi ha pesato il dato negativo degli investimenti esteri. Shanghai ha ceduto lo 0,92%, mentre Hong Kong ha segnato -0,51%. A Tokyo, invece, il rimbalzo è riuscito solo a metà. Dopo le forti perdite di ieri, oggi il Nikkei ha recuperato lo 0,29% grazie all’apprezzamento del dollaro e ai rialzi messi a segno dai titoli delle utility.
Spread in leggero rialzo
Avvio positivo sulle piazze finanziarie di Eurolandia che ripartono con il piede giusto dopo le perdite registrate nella seduta di ieri. L’attesa degli operatori è tutta rivolta all’indice Zew relativo alla fiducia degli investitori tedeschi, mentre nel pomeriggio saranno resi noti gli ultimi aggiornamenti sul settore edilizio.
A Milano il Ftse Mib segna +0,34% spinta dai rialzi dei bancari. Banca Mps guadagna il 7%, Bper e Banca Popolare salgono oltre l’1%. Ancora vendite su Telecom Italia, dopo l’addio a Telco (la società che controlla il gruppo) da parte di Mediobanca e Intesa Sanpaolo. Debole anche Cnh Industrial e Finmeccanica. Spread in leggera risalita sopra i 155 punti base. L’euro è scambiato a 1,356 contro il dollaro Usa.
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