Borse appese alla Fed

New York prudente in attesa di notizie dalla Banca centrale Usa sul tapering e sulla congiuntura. Anche l’Europa preferisce la cautela. Le tensioni in Iraq fanno salire i petroliferi. Milano segna +0,15%. Banche deboli. Giù il lusso. Sale Mediaset.

Marco Caprotti 18/06/2014 | 17:51
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Wall Street si muove con prudenza. Gli investitori sono in attesa degli annunci della Federal Reserve sulla riduzione delle iniezioni di liquidità e sulla situazione economica. L’appuntamento è fissato alle 20 italiane. Intanto si riaccendono le preoccupazioni sul fronte iracheno, dopo che i miliziani islamisti hanno attaccato la più grande raffineria del paese.

Europa cauta
Nel Vecchio continente, seduta all’insegna della cautela per le Borse di Eurolandia. Anche da noi gli operatori hanno preferito non fare mosse azzardate, in attesa di avere informazioni dalla Fed. I rialzi maggiori si sono registrati fra i petroliferi che hanno reagito alle notizie arrivate dall’Iraq.

A Milano, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato +0,15%, i riflettori sono rimasti accesi su Mps, mentre va avanti l'operazione sul capitale da 5 miliardi di euro. Deboli le altre azioni bancarie. In difesa Unicredit, con la controllata Fineco che intanto scalda i motori per la Borsa. Deboli le azioni del lusso, nonostante sia iniziata a Firenze la fiera di Pitti. Mediaset in progresso, nell'attesa della decisione che i vertici della società prenderanno sulla partita per Digital +, dopo che Telefonica ha formalizzato la proposta per rilevare il 22% delle azioni in mano al Biscione.

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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