In Borsa si parla ancora di Fed

A New York arrivano le prese di profitto dopo i record di ieri. L’Europa cavalca l’atteggiamento accomodante della Banca centrale Usa. Milano segna +0,85%. Salgono le utility grazie all’ipotesi di un consolidamento del settore. Bene Finmeccanica. 

Marco Caprotti 19/06/2014 | 17:43
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Wall Street viaggia all’insegna della cautela. Gli operatori stanno portando a casa un po’ di profitti, dopo che ieri l'S&P500 ha messo a segno una seduta record grazie ai toni da colomba della Federal Reserve, che non vede la necessità di un rialzo dei tassi e che ritiene adeguata l’attuale politica monetaria accomodante. L’indice S&P500 è riuscito comunque a mettere a segno un nuovo massimo intraday.

Dal fronte macroeconomico c’è stato un calo in linea con le stime delle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione. Migliora l’attività manifatturiera nella regione di Philadelphia. L’indice della Fed di Philadelphia di giugno è salito a 17,8 punti dai 15,4 di maggio, sui massimi da settembre 2013. Il dato è migliore delle attese che erano di 13,3 punti. Il superindice dell’economia, intanto, è cresciuto dello 0,5%, un andamento al di sotto delle stime degli economisti.

Europa positiva                                 
Nel Vecchio continente, seduta positiva per le Borse di Eurolandia che hanno approfittato delle rassicurazioni della Fed. La Banca centrale americana, spiegano gli operatori, ha tolto di mezzo gli ostacoli per una duratura crescita dell’equity. Gli acquisti sono stati sostenuti dai minerari, dalle costruzioni e dai servizi finanziari. Tutti segmenti che si fanno condizionare dagli umori della congiuntura mondiale.

A Milano, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato +0,85%, seduta in progresso per Italcementi dopo che gli analisti di Jefferies hanno assegnato un buy al titolo del gruppo, con un prezzo obiettivo di 13,8 euro. In progresso anche le utility: il presidente di Iren, Francesco Profumo, parlando all'assemblea dei soci ha dichiarato che il Governo è al lavoro su alcune misure per avviare una semplificazione del settore, con i gruppi più grandi che potrebbero rilevare le entità più piccole. Scatto di Finmeccanica col mercato che ragiona sul possibile riassetto delle società operative nel gruppo aerospaziale. 

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Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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