Seduta debole per i listini asiatici che approfittano di una giornata interlocutoria sul fronte macro per incassare i guadagni accumulati nelle ultime settimane (sesto risultato settimanale positivo di fila) in cui gli indici si sono portati sui massimi degli ultimi sei anni. Tokyo ha chiuso piatta a -0,08%, con i rialzi del settore auto e dell’edilizia che hanno compensato le perdite riportate dai titoli energetici e minerari.
Ha prevalso il segno positivo, invece, sulle Borse cinesi. A Shanghai l’indice Composite ha sofferto la cattiva intonazione del comparto immobiliare chiudendo comunque a +0,15%, mentre Hong Kong è riuscita a chiudere a +0,20% grazie ai guadagni registrati dalle società legate al gioco d’azzardo.
Spread in risalita
Avvio contratto sulle piazze finanziarie del Vecchio continente in attesa del dato relativo alla fiducia dei consumatori dell’Area euro. Oggi scadono i contratti di future e opzioni sui vari indici azionari di Eurolandia e questo potrebbe aggiungere instabilità alle contrattazioni.
A Piazza Affari il Ftse Mib segna -0,35%. In forte ribasso il comparto bancario, con Mps che cede oltre il 5%. Male anche Moncler, dopo che Cep III, veicolo controllato da un fondo del Carlyle Group, ha completato la vendita di 17,8 milioni di azioni Moncler, pari al 7,13%. In rialzo invece Finmeccanica e Luxottica. L’euro si riporta sopra quota 1,36 contro il dollaro, mentre lo spread sale a 159 punti base.
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