Nasdaq cerca la via delle acquisizioni per diversificare il suo business, ma nel breve periodo il fatturato continuerà a risentire del calo delle transazioni finanziarie. Il debole andamento dell’attività di negoziazione si è sommato alla crescente concorrenza da parte delle “dark pool” e di nuovi listini, ma le elevate economie di scala hanno permesso al gruppo americano di poter competere sul prezzo senza pesare in maniera eccessiva sui margini di profitto e di riuscire al tempo stesso ad alzare una barriera all’ingresso nel mercato di nuovi operatori.
Le previsioni degli analisti
Il segmento dei servizi al mercato, che genera ricavi attraverso le commissioni sulle transazioni di azioni, derivati e titoli del reddito fisso in Europa e negli Stati Uniti, contribuirà anche nel prossimo anno a circa il 40% del fatturato complessivo dell’azienda americana ed è destinato a migliorare non appena i tassi di interesse torneranno a salire.
Nei prossimi cinque anni i ricavi derivanti da questo business cresceranno a un ritmo medio del 7%, contribuendo a far salire il fatturato complessivo del gruppo attorno ai 4,6 miliardi di dollari nel 2018. Il margine operativo si porterà progressivamente sopra il 25% nonostante le recenti acquisizioni di Thomson Reuters ed eSpeed abbiano fatto salire i costi operativi. Da inizio anno il titolo ha ceduto in Borsa il 3% circa del suo valore ed ora è quotato a sconto rispetto al nostro prezzo obiettivo che è di 44 dollari.
Da predatore a preda
Nasdaq è un gruppo ben diversificato sia per aree geografiche servite, che per prodotti offerti sul mercato. Molti dei suoi costi sono fissi e questo gli permette di realizzare importanti economie di scala quando i volumi di produzione aumentano. Anche per queste ragioni crediamo che la società statunitense possa diventare oggetto di acquisizione da parte di altri operatori del settore, a patto che il suo prezzo di mercato continui a mantenersi a questi livelli. Tale eventualità si tradurrebbe in una ulteriore crescita del valore per gli azionisti.
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.