Cambio di marcia difficile per le Borse

Il dato sul Pil Usa peggiore delle attese sgambetta Wall Street che poi si riprende. L’Europa prova a svegliarsi, ma non ce la fa. Restano i timori legati agli scontri in Iraq. Milano segna -0,8%. Sale Bpm. Crolla Mps.

Marco Caprotti 25/06/2014 | 17:49
Facebook Twitter LinkedIn

Dopo una partenza con il segno meno, Wall Street si è portata in territorio positivo. A influire sulle prime battute della seduta è stato il dato choc sul Pil Usa del primo trimestre, sceso su base annuale del 2,9% (contro attese per il 2%). Si tratta del più rapido declino dai primi tre mesi del 2009, quando l’indicatore si era contratto del 5,9%. Delusione anche dagli ordini di beni durevoli, scesi dell’1% a maggio su aprile: si è trattato della prima flessione in quattro mesi. Dopo circa 15 minuti dall’avvio delle contrattazioni, poi, c’è stato il cambio di umore. Per quanto peggiore delle stime, dicono gli operatori, il dato sul Pil è da attribuire a fattori una tantum come l’inverno rigido. Per questo, aggiungono, potrebbe esserci un rimbalzo nel risultato del secondo trimestre.

Europa in ripresa
Il ragionamento ha fatto breccia anche nel Vecchio continente, dove gli indici di Eurolandia hanno chiuso in territorio negativo, ma comunque in ripresa rispetto al resto di una seduta caratterizzata dalle preoccupazioni per l’escalation delle violenze in Iraq.

A Milano, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato -0,8%, crolla Mps, ancora alle prese con l'aumento di capitale. In salita Bpm dopo la decisione di Bankitalia di disporre la rimozione dei requisiti patrimoniali aggiuntivi per l’istituto. Ben impostata Telecom in attesa del Cda di domani. Mediaset rimane sotto i riflettori, in attesa della decisione sui diritti della Serie A di calcio per i quali è in gara con Sky. Il pronunciamento della Lega è slittato a domani. 

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

Facebook Twitter LinkedIn

Titoli citati nell'articolo

Nome TitoloPrezzoCambio (%)Morningstar Rating
MFE-MediaForEurope Class B4,42 EUR0,27
Telecom Italia SpA0,30 EUR0,10Rating

Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

© Copyright 2025 Morningstar, Inc. Tutti i diritti sono riservati.

Termini&Condizioni        Privacy        Cookie Settings        Disclosures