Covanta si aggrappa ai mercati internazionali per sostenere la crescita di lungo periodo. Ma le prospettive nel breve termine restano timide e, viste le attuali quotazioni di mercato, i nostri analisti raccomandano prudenza. Il gruppo americano si colloca in coda al ciclo dei rifiuti occupandosi dello smaltimento e della trasformazione.
Il tesoro è fuori dai confini
La prima attività produce circa il 60% del fatturato, una quota significativa e, cosa più importante, molto stabile. Questo grazie a contratti a lunga scadenza con le varie amministrazioni locali del paese. La seconda, invece, che è frutto della vendita dei prodotti derivanti dalla combustione, offre risorse aggiuntive necessarie a sostenere la crescita degli utili. Nonostante il business della trasformazione dei rifiuti esponga l’azienda al rischio derivante dalla fluttuazione del prezzo delle materie prime, a nostro avviso resta quello che potrà sostenere la sua espansione futura.
Covanta potrebbe rilevare impianti già esistenti o costruire dei nuovi. Tuttavia il nodo cruciale resta comunque quello di convincere l’opinione pubblica che gli inceneritori sono socialmente più utili delle discariche. Le opportunità migliori, in questo senso, sono fuori dai confini nazionali. Negli Stati Uniti, invece, la presenza di ampi spazi per lo smaltimento rende la soluzione delle discariche molto conveniente dal punto di vista economico. Inoltre, i clienti americani sono ora sempre più orientati verso una gestione integrata dei rifiuti (raccolta e trattamento) e questo costringe Covanta a condividere i propri margini di profitto con altre aziende.
Le previsioni degli analisti
Per i prossimi cinque anni i nostri analisti si aspettano una crescita media del fatturato di poco superiore al 5%, sostenuta dal rialzo del prezzo dei rifiuti e dell’energia, mentre il margine operativo è visto in espansione per circa 300 punti base. In questo caso, l’effetto positivo prodotto dal piano di ridimensionamento dei costi operativi messo in piedi dall’azienda sarà parzialmente compensato dall’effetto distorsivo prodotto dal peso crescente del business della gestione integrata. In base a queste previsioni la nostra stima del prezzo obiettivo per il titolo della compagnia americana è di 19 dollari per azione. Una valutazione sostanzialmente in linea con le attuali quotazioni di mercato.
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