Inquinamento, corruzione, corporate governance carente. Sono solo alcuni degli elementi che possono condizionare negativamente gli investimenti in un’azienda o in una regione. Ma, dicono gli analisti, facendo scelte oculate di contrasto a questi fenomeni, si possono trasformare in una buona strategia operativa.
Soprattutto sui mercati emergenti dove si sta iniziando ora ad affrontare seriamente questi problemi. “Uno degli elementi con cui gli investitori hanno più spesso a che fare nel momento di scegliere le azioni da mettere in portafoglio è quello della corruzione”, spiega Emma Wall, analista di Morningstar. “E’ un fattore che può produrre inefficienza a livello aziendale che, alla fine, si trasforma in rendimenti più bassi per gli azionisti. Soprattutto quelli di minoranza”. Per questo motivo, in fase di selezione degli investimenti – soprattutto in alcuni paesi asiatici – diventa importante capire quali legami ha un’azienda con il mondo politico e che tipo di strategia adotta per combattere la corruzione. Il compito non è semplice. A metà maggi, ad esempio, a Hong Kong il capo di un’azienda attiva nel campo delle risorse, che era anche il presidente della Commissione etica contro la corruzione, è stato coinvolto di una storia di fondi neri.
Qualcosa sta cambiando
Per altri aspetti si notano segnali di miglioramento. La Cina, ad esempio, sembra aver intenzione di affrontare seriamente il problema dell’inquinamento da emissioni di carbonio. “Il problema, in questo caso, non è più politico. O, almeno, non soltanto”, dice Wall. “In passato alcune aziende che si occupavano di energie rinnovabili hanno avuto problemi per quanto riguarda le pratiche di corporate governance che sono costati parecchi soldi alle imprese stesse, ai clienti e agli azionisti”.
Le scelte operative
La strategia è quella di orientarsi con decisione sulle società che più delle altre sembrano impegnate sul fronte ambientale. “Weifu Hitech, ad esempio è un’azienda che si occupa di iniettori per motori puliti. In questo caso è rassicurante il fatto che abbia forti legami con l’europea Bosch. Un elemento che dà qualche garanzia in più sul fronte della qualità dei prodotti, ma anche su quello della corporate governance”.
Anche in questo caso vale la strategia di investire su società occidentali che realizzano buona parte degli utili negli emerging. “E’ il caso, ad esempio, dell’americana Waters Corp”, dice l’analista di Morningstar. “Si occupa di trattamento delle acque e fa grandi affari in Cina”.
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