Seduta in ribasso per i listini asiatici. Dopo aver toccato nei giorni scorsi i massimi da inizio anno, gli indici azionari della regione perdono quota in seguito alle prese di profitto da parte degli investitori e alla chiusura negativa di Wall Street. A Tokyo l’indice Nikkei ha chiuso poco sotto la parità.
L’effetto positivo della crescita della fiducia degli imprenditori giapponesi è stato compensato dall’apprezzamento dello yen. Male anche le Borse cinesi penalizzate dal dato sull’inflazione (cresciuta sotto le attese nel mese di giugno) e dalla cattiva intonazione del comparto salute e tecnologia. Shanghai ha ceduto l’1,24%, mentre Hong Kong ha perso l’1,66%.
Recuperano i bancari di Piazza Affari
Partenza in rialzo sulle piazze finanziarie del Vecchio continente. La seconda tornata delle trimestrali americane si è aperta con il buon risultato di Alcoa, che ha battuto le stime degli analisti tornando in utile, e questo sembra aver ridato fiducia agli operatori dopo i passi falsi registrati nelle scorse sedute. A Piazza Affari l’indice Ftse Mib segna +0,8% grazie al recupero dei bancari - trainati da Mps e Unicredit - e dalla buona intonazione del comparto utility. Deboli Ferragamo e Luxottica.
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