Negli ultimi mesi la parte alta della classifica dei fondi più cliccati è sempre loro. Anche a giugno, infatti, sono stati i fondi bilanciati, soprattutto quelli dal profilo prudente a destare l'interesse degli investitori che consultano morningstar.it.
A meritare il gradino più alto del podio, Carmignac Patrimoine nelle classi A ed E. Con rating Silver, il fondo si propone di ottenere una performance assoluta e costante mediante una gestione di tipo attivo, indipendente da qualsiasi indice di riferimento e libera da vincoli di ripartizione geografica o settoriale. Almeno il 50% del patrimonio è costantemente investito in prodotti di tipo obbligazionario o monetario.
Gli altri quattro strumenti bilanciati (M&G Optimal Income Fund Euro Class A-H Gross Share - hedged, JPMorgan Investment Funds Global Income, DNCA Invest Eurose Class A Shares Eur e Invesco Pan European High Income Fund Class A Accumulation) sono invece tutti prudenti e con cinque stelle di rating Morningstar. I primi due hanno un raggio d'azione internazionale, mentre i due successivi si concentrato sul panorama europeo.
Il biotech di Franklin
Franklin Biotechnology Discovery A Acc (quattro stelle Morningstar) resiste da mesi in classifica e a giugno ha superato i big del reddito fisso. Il prodotto settoriale di Franklin Templeton beneficia del focus su un segmento di mercato in forte crescita e poco correlato al ciclo economico. Gli investitori possono quindi farne un uso satellite per diversificare e difendere il portafoglio.
Il reddito fisso è solo big
I due grandi strumenti obbligazionari di Templeton e Pimco (Global Total Return e Gis Total Return) anche a giugno hanno suscitato l’interesse dei lettori. Dai mesi precedenti hanno perso qualche posizione, ma il fixed income resta tra i porti sicuri degli investitori. Respiro globale, brand affermati e gestione efficiente fanno il resto.
Anche Carmignac è stato premiato nel reddito fisso. Il suo fondo diversificato a breve termine Sécurité chiude la top list del mese. High yield e investment grade sono i due segmenti che nel 2013 hanno mostrato di reggere bene agli scossoni del mercato obbligazionario.
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