Daniel Rohr: Nessun paese è più importante per il settore delle materie prime della Cina. E all'interno della Cina, nessun singolo settore è più importante per le commodity di quello immobiliare. Gran parte della debolezza che abbiamo visto nel mercato delle materie prime negli ultimi mesi ha infatti origine nel mattone cinese.
Nei primi cinque mesi del 2014, la superficie residenziale venduta è diminuita del 9%, nel frattempo, quella in vendita è aumentata del 25%. Così, da un lato abbiamo una domanda in discesa, dall’altro abbiamo l’offerta in aumento, il che pone le basi per una situazione difficile nei mesi a venire.
Questa è una cattiva notizia per l’economia nel suo complesso, dato che la ricchezza delle famiglie cinesi si basa soprattutto sul settore immobiliare, così come i bilanci delle banche e le finanze delle amministrazioni locali sono molto esposti al valore degli immobili.
Naturalmente, se questo ha un effetto negativo per la Cina, lo ha anche per le materie prime, motivo per cui vediamo un’ulteriore pressione sui prezzi delle commodity nei mesi a venire. Ecco perché suggeriamo agli investitori di avere posizioni in titoli minerari e di prediligere quelli con costi molto bassi, aziende come BHP Billiton, Rio Tinto e Vale.
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