La Grande Recessione ha rafforzato Apollo Global Management e le attuali quotazioni di mercato l’hanno resa anche una buy opportunity. La fase depressiva attraversata dall’economia mondiale in seguito alla crisi finanziaria ha costretto gli istituti di credito di tutte le dimensioni a rivedere le loro attività liberandosi di quelle più rischiose con l’obiettivo di soddisfare i vincoli di stabilità patrimoniale previsti dalle autorità finanziarie internazionali.
Il futuro è nel credito
I nostri analisti vedono questa tendenza come strutturale e destinata a consolidarsi in futuro, quando le direttive di Basilea III entreranno in vigore. Il fenomeno apre anche interessanti occasioni di business per Apollo (specializzata nella gestione di attività come prestiti non riscossi o debiti incagliati al fine di ricavarne un valore aggiunto) e promette di spingere la crescita futura del suo giro d’affari. A fianco al mercato del credito, Apollo continuerà a portare avanti con profitto anche quella di private equity. Lo scorso anno, in soli 10 mesi, la società americana ha raccolto nel suo portafoglio Fund VIII oltre 17 miliardi di dollari da investitori privati. Gran parte di questo capitale verrà impiegato nel settore energetico. Molte compagnie petrolifere, infatti, stanno dismettendo i giacimenti più vecchi e con una vita residua più breve con l’obiettivo di razionalizzare i costi di produzione. Questo, però, dà la possibilità a società come Apollo di acquistare queste attività a prezzi molto convenienti e di guadagnare elevati rendimenti del capitale.
Come battere la concorrenza nell'asset management
I nostri analisti riconoscono al gruppo americano una posizione di vantaggio all’interno del settore dell’asset management, in particolare nel private equity. In questo business le aziende battono la concorrenza se riescono a guadagnarsi la fiducia degli investitori. Il rapporto con la clientela è di lunga durata, dato che i sottoscrittori tendono a restare nel fondo per inerzia in quanto la realizzazione del rendimento e il suo ammontare dipenderà da quando il gestore deciderà di monetizzare il suo investimento. Nel caso di Apollo, l’azienda è riuscita a conquistare i suoi clienti offrendo un rendimento medio superiore al 20% negli ultimi dieci anni. Questo aspetto è molto importante per il gruppo statunitense poiché così facendo riesce a garantirsi un flusso costante in commissioni di gestione.
Prezzo obiettivo a 40 dollari
Le nostre previsioni sono per un forte calo del fatturato nel 2014, a causa dell’eccezionale risultato riportato lo scorso anno, mentre nei prossimi quattro esercizi il tasso medio di crescita dei ricavi sarà attorno al 15%, grazie ad un costante flusso di redditi da commissioni e al favorevole andamento dei mercati finanziari. In base a queste ipotesi stimano un prezzo obiettivo pari a 40 dollari per azioni, evidenziando un potenziale apprezzamento del titolo di circa il 30% rispetto alle attuali quotazioni di mercato.
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