Seduta in rialzo per i listini asiatici che beneficiano della crescita oltre le attese della produzione industriale in Cina. A giugno, l'indice Pmi manifatturiero ha superato le stime iniziali lanciando ai mercati segnali incoraggianti sulle reali possibilità del Dragone di centrare l'obiettivo di crescita del Pil previsto per quest'anno (7,5%).
Shanghai e Hong Kong hanno chiuso rispettivamente a +1,28% e +0,59%, contribuendo a spingere l’indice Msci della regione a +0,4%, sui massimi da sei mesi a questa parte. Tokyo ha ceduto lo 0,1% al termine di una giornata in altalena. A penalizzare la Borsa giapponese è stato l’apprezzamento dello yen nei confronti del dollaro.
Euro sotto quota 1,35 contro il dollaro
Avvio in ribasso per Eurolandia. In attesa dei dati relativi all’indice Pmi dell’Area euro e delle trimestrali di importanti market mover, le piazze finanziarie del Vecchio continente partono deboli. Nel pomeriggio, inoltre, è atteso il consueto aggiornamento del giovedì sulle richieste settimanali per i sussidi di disoccupazione negli Usa e quello relativo alle vendite americane di nuove abitazioni.
Aspettando l’apertura di Wall Strett, fa notizia la crescita dei ricavi di Facebook nel secondo trimestre (+61% rispetto allo scorso anno) che potrebbe fare da traino agli altri titoli del comparto on-line. A Milano il Ftse Mib segna -0,23%. Male Stm e Yoox. Saipem è penalizzata dalle prese di beneficio dopo i rialzi dei giorni scorsi. Deboli anche i titoli bancari. Sul fronte valutario si registra un ulteriore indebolimento dell’euro, che ora viene scambiato a 1,345 contro il dollaro.
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