United Technologies (UTC) rivede le stime per il 2014 dopo il balzo degli utili nel secondo trimestre e gli analisti di Morningstar alzano il prezzo obiettivo a 115 dollari per azione. Questo, però, non cambia al momento il giudizio sul titolo (hold, tenere la posizione), le cui quotazioni restano in linea con la nostra valutazione.
Nei tre mesi che vanno da marzo a giugno, l’utile per azione (Eps) è salito del 12% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e il fatturato ha segnato un +3% (al netto delle acquisizioni) grazie alla buon performance nel segmento industriale e al grosso contributo offerto dal mercato statunitense. Le vendite dei motori Pratt & Whitney (-6%) hanno sofferto il cattivo momento del mercato aerospaziale. A nostro avviso questa è una condizione di breve periodo che è destinata a normalizzarsi quando i vettori saranno costretti a rinnovare la flotta dei propri aerei.
UTC batte la concorrenza
United Technologies è attiva in diversi settori, ma oltre i due terzi del suo giro d’affari sono prodotti dalle sue attività nel segmento aerospaziale, in quello delle costruzioni (attraverso la controllata Otis) e nel business dei sistemi di climatizzazione. II gruppo americano detiene una forte posizione di vantaggio all’interno dei mercati in cui opera, frutto della buona reputazione dei suoi marchi e degli elevati costi che i suoi clienti hanno nel dover sostituire i suoi prodotti con quelli della concorrenza.
In quello aerospaziale, ad esempio, UTC compete con Rolls-Royce e General Electric (attraverso la sua controllata Pratt&Whitney’s) nella produzione dei propulsori utilizzati dagli aeromobili. Un segmento in cui i margini di profitto sono consistenti e le quote di mercato tendono a rimanere consolidate per lungo tempo a causa della scarsa attitudine dei produttori di velivoli a sostituire i propri fornitori.
Generosa con gli azionisti
Nonostante presenti, a differenza di altri grandi gruppi industriali, un ritmo di crescita inferiore, United Technologies ha flussi di cassa consistenti e costanti nel tempo. Questo le permette di finanziare la ricerca e lo sviluppo tecnologico mantenendo alta la credibilità del suo marchio e di remunerare gli azionisti attraverso una politica di dividendi generosa e sostenibile nel tempo.
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