Lo scivolone di Sacom sembra essersi fermato e ora il titolo pare essere scontato dal mercato. Dopo il debutto in Borsa, avvenuta nell’aprile dello scorso anno a una quotazione di poco superiore ai 9 euro, le azioni del gruppo italiano hanno ceduto oltre il 60% scendendo sotto il nostro prezzo obiettivo che è di 3,35 euro (la valutazione si basa sulla metodologia Morningstar sul rating quantitativo, che deriva l’obiettivo di prezzo, i giudizi sul posizionamento settoriale dell’azienda e sulla volatilità dei risultati della stessa dall’utilizzo di un modello statistico).
Biotech per l'agricoltura
Nel perimetro del gruppo c’è Sacom Spa, appunto, che si occupa della produzione e distribuzione di prodotti per la cura e il nutrimento delle piante come fertilizzanti e biotecnologie naturali in grado di aumentare la qualità dei raccolti e ridurre l’impatto ambientale dell’attività agricola. Elep (acquisita nel 2007), invece, concentra le attività di ricerca e sviluppo, al fine di produrre nuovi microrganismi utilizzati nella fabbricazione di nuovi fertilizzanti. C’è poi Biofert, società specializzata nei prodotti biologici.
Ricavi giù del 5% nel 2013
Il 2013 si è concluso con un calo del fatturato del 5% circa e una perdita d’esercizio pari a 1,6 milioni di euro. Le cause di questo risultato sono state la difficile congiuntura economica in Italia, che rappresenta il suo mercato di riferimento con la quasi totalità del giro d’affari prodotto all’interno dei confini nazionali e le avverse condizioni climatiche che hanno pesato in particolar modo nella seconda metà dell’anno. L’altalenante andamento dei margini di profitto (clicca qui guardare gli indici di bilancio), inoltre, è indice di grande variabilità dei risultati della società. Il nostro modello quantitativo, infatti, stima come elevato il grado di incertezza attorno al nostro obiettivo di prezzo per il titolo Sacom e non individua alcuna posizione di vantaggio (Economic Moat) a favore del gruppo.
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