Borse, torna lo spettro della guerra

Asia debole in scia alla chiusura di New York. Pesano i timori di un'invasione russa in Ucraina. L'Europa parte con il segno meno. A Milano va in altalena Telecom dopo i conti. In salita Pirelli spinta dal bilancio. 

Marco Caprotti 06/08/2014 | 09:29
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Seduta negativa per i listini dell’Asia. L’indice Msci della regione ha chiuso la giornata in calo dello 0,5% in scia alle vendite registrate a New York. Ieri Wall Street ha finito in deciso ribasso accelerando le perdite sul finale dopo che rumor di una minaccia di invasione dell’Ucraina da parte della Russia si sono diffusi tra gli operatori. La giornata in Usa era comunque iniziata in negativo nonostante buoni dati economici, per via dei timori che la Federal Reserve possa decidere di alzare i tassi d'interesse prima del previsto.

La Borsa di Tokyo chiude in netto ribasso una seduta condizionata dall’indebolimento del dollaro nei confronti dello yen. L’indice Nikkei dei titoli guida ha finito in calo dell’1,1%. Una correzione superiore a un punto percentuale non si verificava da fine giugno.

Europa debole
Avvio debole per le Borse europee, in un contesto di preoccupazione per la tensione crescente in Ucraina. Gli occhi sono puntati sui periferici (dopo la debolezza della vigilia) e soprattutto sull'Italia, dove è atteso il dato del Pil del secondo trimestre. A Milano è in altalena Telecom dopo i conti e dopo lo scivolone della vigilia. Brilla Pirelli all'indomani del boom dell'aumento dei conti che hanno visto una crescita dei profitti a 192 milioni e la conferma dei target del piano. Pesanti Atlantia e Fiat.

Inizio di giornata in rialzo per lo spread tra i BTp decennali e i Bund di analoga durata. Il differenziale è indicato a 163 punti base in apertura di giornata rispetto ai 157 del finale di ieri. Sale anche il rendimento dei titoli di Stato italiani a 10 anni. In avvio è al 2,78% dal 2,75% della scorsa seduta.

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Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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