Emma Wall: Buongiorno e benvenuti. Sono Emma Wall e oggi qui con me c’è Bryn Jones. Ciao Bryn.
Bryn Jones: Buongiorno.
Wall: Prima di tutto, congratulazioni per il premio come Fund Manager of the Year (premio rilasciato da Morningstar UK per i gestori del Regno Unito, in questo caso per la categoria Obbligazionari Corporate GBP, Ndr).
Jones: Grazie.
Wall: Tu gestisci il Rathbone Ethical Bond Fund (non disponibile in Italia Ndr), che rappresenta un’offerta quasi unica. Come funziona? Eseguite una selezione delle obbligazioni?
Jones: Esatto. Ci basiamo prima su uno screening negativo, integrato poi da uno positivo. I settori che eliminiamo di principio sono tabacco, alcool, pornografia, gioco d’azzardo, estrazione dei minerali e settore automobilistico. Nessun bond emesso da aziende di questi settori entrerà nel fondo. Una volta effettuata la selezione di tipo negativo, passiamo a quella di tipo positivo. Ricerchiamo cioè caratteristiche di tipo Esg (Environmental, social and corporate governance – socialmente responsabili), qualità che si cercano nelle buone aziende.
Wall: Il mercato obbligazionario sta affrontando sfide complicate. Voi però siete stati in grado di trovare valore anche avendo un universo più ristretto del normale. Il vostro screening riduce le opportunità d’investimento?
Jones: No. Lo screening elimina certe possibilità, certo, ma nei dieci anni di gestione ci ha soprattutto protetto da aziende che hanno dimostrato di non avere una buona governance. Quindi sì, l’universo è più piccolo, ma questo può anche essere visto come uno scudo da certi pericoli.
Wall: So che nel portafoglio non sono presenti Gilt (titoli di Stato emessi dalla Gran Bretagna, Ndr), a causa della loro forte sensibilità ai tassi d’interesse. Ma non l’hanno tutti i bond? In più molti ormai pensano che i tassi saliranno nei prossimi 18 mesi, cosa ne pensi?
Jones: Beh, se si guarda la curva dei tassi a breve termine, l’innalzamento è stato impressionante: 25 punti base in più in novembre e poi altri 25 p.b. il prossimo anno, il che porterebbe il tasso del Regno Unito all’1,75% entro il 2015.
I rendimenti attuali dei Gilt a 10 anni sono intorno al 2,6-2,7%, e potrebbero salire intorno al 3% se il mercato non dovesse prezzare ulteriori innalzamenti dei tassi. Al 3% potremmo iniziare a considerarli interessanti, visto che non crediamo a dei tassi d’interesse al 3% nel breve-medio periodo, perché questo comporterebbe una forte pressione sul mercato immobiliare e le aziende avrebbero difficoltà a finanziarsi. Noi siamo compratori di una cosa chiamata “duration”, quindi vedremo cosa avverrà nei rendimenti dei Gilt.
Wall: Allora una ipotetica salita dei tassi potrebbe essere una buona notizia per gli investitori obbligazionari?
Jones: Sì. Se i rendimenti salgono, si possono acquistare bond che rendono di più. Ma, in termini assoluti, questo non è positivo per chi è già esposto. Quindi noi cerchiamo attività che possano proteggerci da questa eventualità, riservandoci la possibilità di cogliere delle opportunità nel caso i tassi salgano.
Wall: Bryn, grazie.
Jones: Grazie.
Wall: Per Morningstar, sono Emma Wall. Grazie per l’attenzione.
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