Pioggia di sospensioni alla Borsa di Milano. Piazza Affari è arrivata a perdere il 3,3% a 19.393 punti, i minimi da febbraio. Colpa del Pil deludente del secondo trimestre che segna il ritorno dell'Italia alla recessione. Il dato congiunturale sulla crescita italiana mostra un calo dello 0,2% contro attese medie di +0,1%, mentre quello tendenziale ha registrato un -0,3%. Sono state sospese dalle contrattazioni praticamente tutte le banche. E’ stata fermata anche Atlantia. Stop anche per Fiat sui timori che il recesso possa far saltare la fusione con Chrysler.
Salgono i rendimenti del Btp
Anche i BTp accusano il colpo sul mercato secondario. Al momento benchmark italiano sulla scadenza decennale rende il 2,80% dal 2,75% di ieri in chiusura mentre lo spread contro Germania sulla scadenza decennale è lievitato di oltre 10 punti base, fino a 168 punti. Le vendite non riguardano però solamente i bond italiani. L’effetto contagio interessa tutti i paesi periferici dell'Eurozona, con perdite che sono più consistenti per il Portogallo ma che non trascurano anche i governativi di Spagna e Irlanda.
La giornata borsistica è difficile anche sulle altre borse azionarie europee dove pesano i timori per l’ammassarsi di truppe russe al confine con l’Ucraina. A peggiorare la situazione c’è anche il dato peggiore delle attese sugli ordinativi alle imprese tedesche. Intanto c’è da registrare un nuovo minimo record per i rendimenti dei titoli di Stato tedeschi. I bund decennali di riferimento a metà giornata mostrano un rendimento dell'1,103% inferiore al precedente minimo dell'1,119% fatto segnare a fine luglio. Secondo gli operatori di mercato la fuga verso i titoli tedeschi, considerati attività finanziaria sicura, deriva dalle tensioni crescenti in Ucraina.
Per quanto riguarda gli Stati Uniti, l’andamento dei future indica che Wall Street aprirà con il segno meno. Anche in questo caso a condizionare il sentiment degli operatori sono le notizie che arrivano dall’est Europa.
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