Poche difese per le Borse

La situazione dell’Europa con l’Italia in recessione, gli ordini in calo in Germania e le tensioni fra Russia e Ucraina condizionano le piazze mondiali. New York si salva con l’energy. Milano perde il 2,7%. Forti vendite sulle banche. Giù Fiat. Sale il lusso. 

Marco Caprotti 06/08/2014 | 17:43
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Wall Street sta viaggiando in territorio positivo. In apertura sembrava intenzionata a seguire l'andamento di ieri, quando i trader hanno reagito all'ipotesi di una possibile invasione della Russia in Ucraina. Nell’Est del Paese continuano violenti scontri tra separatisti pro-Russia e l'esercito di Kiev. Poi è arrivato un rally degli energetici che sta cercando di riportare i listini in territorio positivo. Intanto gli investitori cercano rifugio nei Treasury: il rendimento di quello a 10 anni è sceso sui minimi del giugno 2013. Inoltre il mercato sta tentando di digerire una serie di trimestrali deludenti e lo stop a piani di M&A da oltre 100 miliardi di dollari.

Europa debole
Nel Vecchio continente, oltre agli scenari geopolitici, a pesare sono state le prospettive economiche della regione. L’Italia è tornata in recessione tecnica e gli ordini alle fabbriche in Germania a giugno hanno subito il maggiore calo dal 2011. In una situazione così complicata, spiegano gli analisti, molti investitori preferiscono intascare un po’ di profitti e andare in ferie con meno preoccupazioni.

A Milano, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato -2,7%, la seduta è stata condizionata dal cattivo dato del Pil. Nel corso della giornata, a causa anche del balzo dello spread fra Btp e Bund, sono state sospese dalle contrattazioni praticamente tutte le banche. E’ stata fermata anche Atlantia. Stop pure per Fiat sui timori che il recesso possa far saltare la fusione con Chrysler. In controtendenza Pirelli, grazie ai bilanci positivi. Continua la salita del lusso. 

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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