Moncler può chiudere la prima parte dell’anno con una certezza: il suo progetto di sviluppo prosegue secondo i piani. I dati del primo semestre riportati ieri hanno evidenziato una crescita del fatturato del 19% rispetto allo stesso periodo del 2013 (+22% a tasso di cambio costanti). Le vendite hanno registrato performance eccellenti in tutte le regioni: +38% in Asia, +28% in America e +16% in Europa (esclusa l’Italia, dove i ricavi sono stati piatti).
Il risultato del canale retail (+28%) dimostra come l’investimento nella rete mono-marca sia ormai una scelta obbligata per i marchi della moda. Moncler sta investendo nell’espansione della sua rete. Al momento il numero di negozi è pari a 141 negozi di, cui 114 direttamente gestiti dalla casa madre, e il management conta di raggiungere quota 160 per fine anno.
Salgono i margini
Le buone notizie arrivano anche dal fronte della profittabilità. Rispetto alla prima metà dello scorso anno sono saliti il margine industriale (dal 70% al 71%) e l’Ebitda (dal 19,7% al 21,3%) e questo nonostante l’azienda stia ampliando la sua offerta a prodotti complementari al suo core business del piumino e la crescita dei costi legati all’espansione della rete di punti vendita (da 57,8 a 71,5 milioni di euro).
Balzo delle azioni in Borsa
Il mercato sta reagendo in maniera positiva a questi dati e ora le azioni Moncler sono scambiate sopra i 12 euro, circa il 5% superiore al nostro prezzo obiettivo che è pari a 11,49 euro (la valutazione si basa sulla metodologia Morningstar sul rating quantitativo, che deriva l’obiettivo di prezzo, i giudizi sul posizionamento settoriale dell’azienda e sulla volatilità dei risultati della stessa dall’utilizzo di un modello statistico).
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