Piazza Affari non va alla guerra

I bombardamenti Usa in Iraq non frenano Wall Street ma, insieme alle altre tensioni geopolitiche, pesano sull’Europa. Milano va in controtendenza grazie alle ricoperture sulle banche e guadagna lo 0,33%. Giù Tod’s dopo i conti. 

Marco Caprotti 08/08/2014 | 17:40
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Wall Street sta viaggiando in rialzo dopo il primo raid aereo effettuato dagli Stati Uniti sull’Iraq seguito all’ok del numero uno della Casa Bianca Barack Obama. Gli investitori restano comunque cauti alla luce delle tensioni internazionali presenti anche sul fronte russo-ucraino e su quello israelo-palestinese.

A livello macroeconomico non ci sono stati dati capaci di distrarre i mercati dai conflitti in corso. Quelli di oggi dicono che la produttività dei lavoratori americani è aumentata al ritmo del 2,5% nel corso del secondo trimestre, nettamente oltre l'incremento dell’1,6% atteso dagli analisti. 

Europa nervosa
Nel Vecchio continente, dove le Borse di Eurolandia hanno chiuso nella maggior parte dei casi in territorio negativo, il contesto complessivo resta delicato. Alle indicazioni macroeconomiche in peggioramento per la regione si sono aggiunte le preoccupazioni per questioni geopolitiche che hanno suggerito agli investitori cautela, facendogli passare l’appetito per il rischio. Le piazze di Francia e Germania sono scese anche del 10% rispetto ai massimi. I pericoli per la stabilità economica mondiale, dicono gli operatori, iniziano a essere superiori a quelli che venivano messi in conto fino a qualche giorno fa.

A Milano, dove il Ftse/Mib ha segnato +0,33%, è stata una giornata a più velocità, con diversi tentativi di recupero guidati soprattutto dalle banche. Forti ribassi per Tod’s dopo i conti trimestrali. Saras è scivolata ai minimi dopo i numeri del primo semestre, che hanno evidenziato una perdita di 78,8 milioni contro il rosso di 57 milioni di un anno fa.

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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