Borse prede dell'incertezza

Le tensioni fra Russia e Ucraina tornano a condizionare Wall Street e l’Europa. Le stime sulla domanda di greggio frenano gli energetici sulle due sponde dell’Atlantico. Milano segna -0,23%. Prese di profitto su AS Roma e Tod’s. Le banche cercano di sostenere Piazza Affari. 

Marco Caprotti 12/08/2014 | 17:45
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Wall Street ha aperto la seduta in calo. L’attenzione degli investitori è tornata sul fronte ucraino. Si monitora un convoglio di camion russi che stanno portando aiuti umanitari nell’Est del paese, ma Kiev e la Nato temono sia solo un pretesto per un intervento di Mosca. In assenza di spunti macroeconomici, quindi, il mercato continua a osservare le tensioni geopolitiche, incluse quelle in Iraq (mentre sembra tenere la tregua tra Israele e Gaza). Sul fronte settoriale, sono gli energetici a soffrire più di tutti: l’Agenzia internazionale dell’energia ha tagliato le stime per la domanda globale di greggio.

Europa negativa
Nel Vecchio continente, seduta contrastata per le Borse di Eurolandia che, alla fine, hanno chiuso in territorio negativo pagando i timori che stanno condizionando New York. Il crollo oltre le attese dell’indice tedesco Zew, invece, non ha scosso più di tanto i mercati. Gli investitori sono stati cauti ma non si sono spaventati. Deboli, anche da questa parte dell’Atlantico, gli energetici.

Milano, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato -0,23%, è stata sostenuta da alcuni titoli bancari per tutta la giornata ed è scivolata nel finale. Mps ha guadagnato all’indomani della nomina del nuovo presidente della Fondazione Monte Paschi, Marcello Clarich. Il Banco dell'Etruria è arrivato a sfiorare +10% in attesa della trasformazione da cooperativa a società per azioni. Le promozioni degli analisti hanno fatto bene a Ferragamo e a Mediaset. Prese di profitto, dopo i rialzi di ieri su AS Roma. Giù anche Tod’s su cui gli analisti di Credit Suisse hanno abbassato il giudizio.

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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