A causa di lavori di manutenzione ordinaria la sezione Portfolio del sito non è al momento disponibile. Ci scusiamo per il disagio.

Le Borse credono alle trimestrali

Chiusura in rialzo per i listini europei grazie al buon andamento dei dati societari. Milano guadagna lo 0,63%. Bene i bancari. In ribasso il comparto industriale. Deludono le vendite al dettaglio negli Usa e Wall Street apre positiva.  

Francesco Lavecchia 13/08/2014 | 17:44
Facebook Twitter LinkedIn

Avvio in rialzo per Wall Street. L’indice Dow Jones segna +0,62%, dopo le perdite registrate nella seduta di ieri, e il Nasdaq è trascinato dal rialzo di Amazon. A riportare il sereno sui listini newyorkesi è il deludente dato sulle vendite al dettaglio nel mese di luglio, il peggiore degli ultimi sei mesi. La chiave di lettura che rende questo risultato positivo è legata alle prossime decisioni della Federal Reserve. Un mancato miglioramento del quadro macro, infatti, potrebbe indurre la Fed a tardare l’intervento sui tassi di interesse e questo è sicuramente un valido motivo per continuare a fare affari in Borsa.

Industria in calo in Europa 
I listini di Eurolandia hanno chiuso in rialzo. Gli operatori non si sono fatti condizionare dal dato negativo della produzione industriale nell’area euro nel mese di giugno (-0,3% rispetto a maggio) e hanno fatto prevalere gli acquisti. A sostenere l’ottimismo sui mercati sono state le trimestrali di alcuni grandi gruppi che, dicono gli analisti, potrebbero segnalare il miglioramento dello stato di salute del Vecchio continente.

Aria di fusione tra le popolari
A Milano il Ftse Mib ha chiuso a +0,63% grazie alla buona intonazione dei bancari, sostenuti dalle speculazioni circa la possibilità di un periodo di aggregazioni per le popolari italiane. In forte rialzo anche Gtech che, dopo aver incassato il via libera dell'Antitrust Usa per l'acquisto di Igt, ha trovato anche la disponibilità delle banche per essere sostenuta finanziariamente nell'operazione. In rosso gli industriali Finmeccanica e Cnh Industrial. Male anche Azimut e Mediolanum.

 

 

 

 

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

Facebook Twitter LinkedIn

Titoli citati nell'articolo

Nome TitoloPrezzoCambio (%)Morningstar Rating
Azimut Holding SPA22,73 EUR-2,95
Banca Mediolanum10,94 EUR-3,87
CNH Industrial NV10,32 EUR0,29
Leonardo SpA Az nom Post raggruppamento24,77 EUR-0,44Rating

Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

© Copyright 2024 Morningstar, Inc. Tutti i diritti sono riservati.

Termini&Condizioni        Privacy        Cookie Settings        Disclosures