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Borse su dopo i dati macro americani

L’inflazione Usa cresce al ritmo più basso degli ultimi 5 anni e allontana il rischio di un aumento anticipato dei tassi di interesse. Wall Street festeggia. Chiusura in rialzo per i listini di Eurolandia. Milano piatta a +0,02%. Lo spread scende sotto i 160 punti base. 

Francesco Lavecchia 19/08/2014 | 17:44
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Partenza in rialzo per Wall Street. I dati macro della giornata sono positivi e la trimestrale di Home Depot fa ben sperare sul futuro andamento dei consumi americani. Il tasso di inflazione è cresciuto al ritmo più basso negli ultimi cinque mesi e questo mette al riparo i mercati da un intervento della Federal Reserve sui tassi di interesse.

Sono salite, inoltre, sopra le attese, le richieste per i permessi di costruzione, mentre i conti degli ultimi tre mesi di Home Depot (società attiva nella grande distribuzione, specializzata in bricolage e fai-da-te), hanno confermato le attese degli analisti e il management ha alzato le stime per fine anno. Dopo il +0,98%, che gli ha permesso di raggiungere i massimi degli ultimi 14 anni, il Nasdaq va alla ricerca di nuovi record da ritoccare, specie se le indicazioni della “minute” della Fed, che verrà pubblicata a fine mese, lascerà intravedere l’intenzione della banca centrale americana di continuare nella sua politica monetaria accomodante. 

Eurolandia più forte delle tensioni politiche
Le Borse europee hanno chiuso in rialzo. Nonostante si siano riaccese le tensioni sui due fronti caldi di Medio Oriente e Ucraina, gli operatori hanno preferito concentrarsi sui positivi dati macro degli Usa. La tregua a Gaze è stata rotta dal nuovo lancio di razzi su Israele, mentre i leader dell’autoproclamata repubblica di Donetsk hanno accusato l’esercito ucraino di aver bombardato un asilo a Makievka. In entrambi i casi, la situazione sembra essere ancora lontana da una risoluzione diplomatica, ma oggi il mercato ha preferito dare maggior peso ai fattori di carattere congiunturale.

Credit Suisse boccia Fiat
A Milano il Ftse Mib ha chiuso in coda ai listini di Eurolandia, segnando +0,02%. In forte rialzo Mediaset, Mediolanum e Azimut. Bene anche Telecom Italia, che sembra non voler mollare la presa su Gvt, la controllata del gruppo francese Vivendi. Male Fiat, che viene bocciata dagli analisti di Credit Suisse, Banco Popolare e Bpm. Sul fronte del debito sovrano, lo spread tra Btp decennali e i pari scadenza tedeschi scende sotto i 160 punti base. La moneta unica è scambiata contro il dollaro Usa a quota 1,33. 

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Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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