Seduta negativa per i listini asiatici. La produzione manifatturiera in Cina è cresciuta meno delle attese (in base all’indice non ufficiale a cura di Hsbc) e la minute della Federal Reserve ha indicato la possibilità che la banca centrale americana alzi i tassi di interesse prima del previsto. Un eventuale aumento del costo denaro, si precisa nel verbale, arriverà comunque non prima del prossimo anno, ma gli operatori speravano in un sostegno prolungato alla ripresa economica per dare seguito al rally dei listini.
L’unica a trarre vantaggio da questa situazione è stata Tokyo, che ha beneficiato del conseguente apprezzamento del dollaro (legato alle aspettative sui tassi di interesse), chiudendo a +0,85%. Male Shanghai e Hong Kong che hanno terminato rispettivamente a -0,53% e -0,67%.
Giornata ricca di appuntamenti macro
Avvio debole per i listini di Eurolandia. Gli operatori sembrano frenati dal rapporto della Fed che ha evidenziato la crescita dei sostenitori di una politica monetaria meno accomodante, anche se Wall Street ieri ha chiuso in rialzo con l’indice Dow Jones che ha guadagnato lo 0,35%. Il prossimo appuntamento per le banche centrali sarà in occasione del vertice di Jackson Hole, nel quale il presidente della Fed e della Bce illustreranno le loro aspettative economiche e di politica monetaria per i prossimi mesi.
La giornata è ricca di appuntamenti macro: sono attesi gli aggiornamenti relativi all’indice Pmi del settore manifatturiero in Germania e nell’area euro, nel Regno Unito sarà pubblicato il dato delle vendite al dettaglio, mentre negli Usa quello relativo alle vendite di case esistenti e all'indice Fed di Filadelfia.
In difficoltà i bancari
Piazza Affari parte in leggero rialzo. In rialzo Tod’s, dopo l’annuncio che la famiglia Della Valle ha acquistato sul mercato 216.885 azioni, arrotondando la quota di controllo al 57,38%. Bena anche Gtech e Stm. Avvio contratto per i titoli del comparto bancario, con Mps che cede l’1,4%. In ribasso anche Mediaset. Lo spread tra il Btp decennale e il pari scadenza tedesco si mantiene attorno a quota 160 punti base. La moneta unica è scambiata a 1,325 contro il dollaro americano.
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