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La Fed frena le Borse

Eurolandia chiude in ribasso. Le dichiarazioni del presidente della Banca centrale americana, Janet Yellen, non chiariscono le prossime mosse di politica monetaria e gli operatori preferiscono raccogliere i profitti fin qui accumulati. Milano cede lo 0,46%. Wall Street negativa. 

Francesco Lavecchia 22/08/2014 | 17:45
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Dopo un avvio contratto, i listini di Wall Street rimangono poco mossi, a seguito dell'intervento del Presidente della Federal Reserve, Janet Yellen, durante l'incontro annuale del Jackson Hole. Nel suo discorso, il governatore della Banca centrale americana ha ammesso che il dibattito interno alla Fed sulla possibilità di un innalzamento dei tassi di interesse prima del previsto è più che mai aperto, specie dopo gli ultimi dati congiunturali.

Tuttavia, la Yellen ha puntualizzato che i dati sull’occupazione appaiono migliori di quanto non sia in realtà lo stato di salute generale del mercato del lavoro, lasciando intendere che l’istituto potrebbe continuare nella sua attività di sostegno all’economia, a meno di forti incrementi dell’inflazione o significativi miglioramenti del livello occupazionale. Gli operatori speravano in annunci più concreti sulle prossime mosse della Fed e ora potrebbero approfittare delle elevate valutazioni delle stock americane per raccogliere i profitti fin qui accumulati.

Euro/dollaro a 1,323
Le Borse europee hanno chiuso in rosso. Gli operatori hanno vissuto la seduta in costante attesa per gli interventi dei vertici della Fed e della Bce, ma le dichiarazioni interlocutorie della Yellen hanno favorito le vendite. Parigi ha ceduto lo 0,95%. Francoforte ha registrato -0,64%. A trarre vantaggio da questo atteggiamento della Fed sono al momento le società del Vecchio continente particolarmente esposte sul mercato americano, che ora possono contare su un rapporto euro/dollaro più favorevole, con la moneta unica che è scambiata a 1,323 contro la valuta statunitense.

Luxottica frena la caduta
Piazza Affari ha chiuso a -0,46% nonostante la buona intonazione del comparto finanziario guidato dai rialzi di Mps e Banca Pop Emilia Romagna. A pesare sul listino milanese sono state le vendite su Eni e su alcune blue chip del settore industriale, come Prysmian. Male anche Ferragamo. Luxottica sembra aver trovato una soluzione interna all’uscita di scena del suo Ad, Andrea Guerra, e il titolo ha limitato le perdite a -0,18%.    

 

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Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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