Seduta debole per i listini asiatici. L’indice Msci ha ceduto lo 0,1% in seguito alle prese di beneficio seguite al rally che aveva portato gli indici della regione ai massimi da dicembre. I rialzi in queste settimane sono stati sostenuti dalle speculazioni sulle future mosse delle banche centrali. Oggi, invece, gli operatori hanno approfittato dell’assenza di dati macro rilevanti per raccogliere i guadagni fin qui accumulati. Le Borse cinesi di Shanghai e Hong Kong hanno chiuso rispettivamente a -0,99% e -0,33%, mentre Tokyo ha ceduto lo 0,59% anche per effetto della risalita dello yen sul dollaro americano.
Spread sotto quota 148 pb
Avvio in leggero ribasso per le Borse europee. La seduta di ieri si è conclusa in forte rialzo anche grazie alla spinta di Wall Street, dove l’S&P 500 aveva superato per la prima volta la soglia dei 2.000 punti. La giornata odierna, invece, si è aperta all’insegna della prudenza anche a causa del riaccendersi delle tensioni in Ucraina. Nel corso della seduta non sono attesi importanti dati macro ad eccezione degli aggiornamenti sugli ordinativi di beni durevoli e della fiducia dei consumatori negli Stati Uniti. Sul fronte del debito sovrano lo spread tra Btp decennali e i pari scadenza tedeschi si è portato sotto i 148 punti base, mentre l’euro è scambiato a 1,320 contro il dollaro.
Prese di profitto su Mps
A Piazza Affari, il Ftse Mib segna -0,33%. Dopo il balzo registrato nella seduta di ieri, Mps cede lo 0,8%. Deboli anche Snam e Buzzi Unicem. In rialzo, invece, Autogrill e Telecom Italia. Tra i bancari spiccano Intesa Sanpaolo e Mediobanca.
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