L’healthcare può far bene alle tasche degli investitori. In un momento in cui le quotazioni azionarie, (nonostante alcuni scivoloni dei listini) sono sostanzialmente a premio, dicono gli operatori, i vari segmenti che formano il comparto della salute offrono ancora delle opportunità d’acquisto. A patto, aggiungono, di muoversi con un’attenta strategia di stock picking.
“Le aziende del segmento farmaceutico hanno avuto buoni risultati nel trimestre chiuso a marzo di quest’anno, grazie al supporto che hanno avuto da alcuni trend di lungo periodo”, spiega uno studio firmato da Eddie Yoon, gestore e analista di Fidelity Investments. “Uno di questi, è il progressivo invecchiamento della popolazione. Gli over 60 costituiscono il segmento a più alto tasso di crescita a livello globale. Il loro numero dovrebbe aumentare del 45% entro il 2050. Si tratta di persone che spenderanno sempre di più per trattamenti sanitari. Lo stesso si può dire della classe media che si sta sviluppando in molti mercati emergenti”.
Non va poi sottovalutata la natura difensiva delle azioni del settore che, in linea di massima, hanno sempre dimostrato di saper tenere la rotta anche nei momenti in cui i mercati attraversavano violente tempeste. “Ugualmente importanti, dal punto di vista operativo, sono le attività di fusione e acquisizione che si stanno verificando soprattutto nel segmento farmaceutico e in quello delle apparecchiature”, spiega Damien Conover, analista di Morningstar. “A fare la prima mossa molto spesso sono le aziende più grandi che cercano nuove strade per crescere e opportunità per tagliare i costi”.
Le scelte operative
In una situazione del genere – e con i mercati in preda a diversi elementi di incertezza, soprattutto di tipo politico – diventa indispensabile fare delle scelte oculate. “Molte mid cap del segmento biotecnologico secondo noi sono troppo costose”, scrive Yoon di Fidelity. “Alcune grandi aziende in tutti i segmenti dell’healthcare, invece, hanno prezzi interessanti, soprattutto in relazione ai fondamentali”. Chi investe nel settore salute deve però avere pazienza. “Storicamente il settore viaggia a pieno regime quando sono passati un paio di anni da un rallentamento economico”, dice Conover di Morningstar. “Le ultime crisi, tuttavia, sono state molto gravi ed è possibile che l’healthcare questa volta se la prenda comoda. Le basi per una sua ripresa, tuttavia, ci sono tutte”.
Un segmento poco curato dagli operatori di mercato ma che secondo l’analista potrebbe regalare delle soddisfazioni è quello dei Pharmacy benefit manager (Pbm). Si tratta di società che, soprattutto negli Stati Uniti, gestiscono le ricette mediche per conto dei dipendenti di aziende o di intere categorie di lavoratori. In questo modo, ad esempio, sono in grado di avere prezzi scontati dalle case farmaceutiche per determinati trattamenti medicinali. “Il mercato sta sottovalutando le potenzialità delle aziende he lavorano in questo particolare settore”, dice Conover. “società come Catamaran e Express Script ormai gestiscono miliardi di ricette ogni anno e sono sempre più ricercate, oltre che dai lavoratori, anche dalle società di assicurazione per i prezzi che riescono a strappare all’industria della salute. Il tutto con investimenti molto bassi”.
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