I dati macro spingono i listini di Wall Street al rialzo. L’indice S&P 500 guadagna lo 0,35% e supera ancora i 2000 punti (dopo essere sceso sotto la soglia critica nella chiusura di ieri), il Dow Jones segna +0,44%, +0,32%, invece, per il Nasdaq. Gli ordinativi di beni durevoli negli Usa hanno registrato a luglio un incremento record del 22,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Segno, questo, che le aziende sono ottimiste sul futuro e riprendono ad investire liquidità nelle loro attività economiche. E’ positivo anche il dato sulla fiducia dei consumatori, che ad agosto è cresciuta oltre le attese degli analisti. Gli operatori erano pronti ad approfittare delle elevate valutazioni dei listini per raccogliere i profitti accumulati nelle ultime sedute, ma le notizie odierne sul buon stato dell’economia americana ha rinviato ancora il riposizionamento.
Spread sotto quota 149 pb
Hanno chiuso in rialzo le Borse europee, dopo una partenza timida. Oltre agli ultimi dati americani, a trainare i listini sono le aspettative per un Quantitative easing da parte della Bce. Il presidente dell’Eurotower ha parlato di strumenti straordinari per scongiurare il rischio deflazione e questo è stato interpretato dagli operatori come l’intenzione di immettere nuova liquidità attraverso l’acquisto di titoli di stato. Sul fronte del debito sovrano queste aspettative si sono tradotte in un calo del differenziale tra i Btp decennali e il pari scadenza tedesco sotto quota 149 punti base.
Debole Telecom Italia
A Milano l’indice Ftse Mib ha guadagnato l’1,3% spinto dalla buona intonazione del comparto bancario, forte delle attese per una nuova iniezione di liquidità da parte della Bce. In forte rialzo anche World Duty Free e Autogrill. Tra le blue chip, debole Telecom Italia.
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