Al giro di boa delle contrattazioni i listini europei estendono le perdite sulla scia dei negativi dati macro e delle tensioni politiche in Ucraina. Nel Vecchio continente aumentano le preoccupazioni per l’andamento dell’economia, come mostra l’ultimo aggiornamento degli indici di fiducia delle imprese e dei consumatori, in sensibile calo rispetto al mese di luglio. Diverse volte, nelle passate sedute, l’esito negativo di questi report aveva alimentato le speculazioni circa un possibile intervento della Bce a sostegno della congiuntura ma oggi, probabilmente anche per effetto delle parole del ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, il risultato non è stato lo stesso.
Nuove tensioni in Ucraina
Il responsabile economico del governo Merkel ha dichiarato ieri che, secondo lui, le parole del presidente dell’Eurotower legate a un possibile intervento straordinario da parte della Banca centrale europea sono state male interpretate dal mercato. In Ucraina, intanto, la situazione è drasticamente peggiorata dopo gli incontri diplomatici dei giorni scorsi. Il presidente ucraino, Poroshenko, ha dichiarato che la Russia ha invaso l'Ucraina e ha convocato d'urgenza il consiglio nazionale di sicurezza.
Vendite sui finanziari
A Milano il Ftse Mib segna -1,4% per effetto delle forti vendite che stanno interessando il comparto finanziario. Dopo una buona apertura perdono terreno i titoli del lusso, ad eccezione di Luxottica che segna +0,5%. A2a guadagna l’1,2% spinta dalle speculazioni sul piano sulle utility del Governo. In altalena Telecom Italia (-0,8%), dopo la presentazione a Vivendi di un'offerta di 7 miliardi di euro per la fusione di Gvt in Tim Brasil, a seguito della quale il gruppo francese entrerà nel capitale di Telecom con una quota pari al 20%.
New York negativa
L’andamento dei future a New York indica che Wall Street aprirà in ribasso. Gli indici americani sono ai massimi e il clima di instabilità in Ucraina potrebbe produrre l’effetto di spingere gli operatori a raccogliere i profitti fin qui accumulati. Nel pomeriggio sono attesi gli aggiornamenti sulle nuove richieste per i sussidi di disoccupazione e la seconda lettura del Pil nel secondo trimestre, che potrebbero condizionare l’andamento delle contrattazioni.
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