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Il lusso corre a Piazza Affari

Piovono gli ordini di acquisto su Cucinelli e Ferragamo dopo la pubblicazione delle loro semestrali. I dati sono positivi, ma i titoli sono scambiati su valori superiori ai nostri obiettivi di prezzo. 

Francesco Lavecchia 29/08/2014 | 12:15
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L’utile di Ferragamo scende meno delle attese nel primo semestre e in Borsa il titolo scatta a +7%. Ora le azioni della casa di moda toscana sono scambiate attorno ai 22,12 euro, mentre il nostro prezzo obiettivo è pari a 21,24 euro (la valutazione si basa sulla metodologia Morningstar sul rating quantitativo, che deriva l’obiettivo di prezzo, i giudizi sul posizionamento settoriale dell’azienda e sulla volatilità dei risultati della stessa dall’utilizzo di un modello statistico).

I dati di Ferragamo
Nei primi sei mesi del 2014 i ricavi sono cresciuti del 6% (8% a cambi costanti) grazie al forte contributo del segmento wholesale (negozi multimarca), le cui vendite sono salite del 10%. Meno brillante il canale retail. I negozi monomarca hanno registrato un miglioramento del 2,8% ma le vendite “like-for-like”, ovvero dei punti vendita con almeno 12 mesi di vita a fine giungo, è stato del 3%. L’analisi per aree geografiche ha mostrato la tenuta dell’Europa (+9%) e la forte crescita dell’America Latina, il cui peso sul giro d’affari complessivo, però, resta marginale (4%). In Giappone (-4% nel secondo trimestre), invece, si è fatto sentire il negativo impatto dell’innalzamento della tassa sui consumi.

Ferragamo è riuscito ad incrementare il gross margin (margine industriale) e il reddito operativo rispettivamente del 5% e dell’8%, ma il loro peso sul totale del fatturato si è ridotto a causa della crescita più debole dei ricavi rispetto ai costi di gestione. Il risultato netto del primo semestre è stato pari a 82 milioni di euro, in calo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno per effetto della gestione finanziaria.

Cucinelli cresce in doppia cifra
A Solomeo, quartier generali di Brunello Cucinelli si brinda, invece, ad un semestre in doppia cifra. A dispetto alla prima metà del 2013 il brand italiano ha visto crescere il suo fatturato dell’11,6%, il risultato operativo è salito dell’11,4%, mentre gli utili hanno registrato un salto addirittura del 17%. In Borsa però il titolo è scambiato su valori superiori al nostro prezzo obiettivo che è pari a 17,83 euro (la valutazione si basa sulla metodologia Morningstar sul rating quantitativo, che deriva l’obiettivo di prezzo, i giudizi sul posizionamento settoriale dell’azienda e sulla volatilità dei risultati della stessa dall’utilizzo di un modello statistico).  La nostra raccomandazione, quindi, resta quella di mantenere un atteggiamento prudente.

Il buon andamento dei ricavi, nonostante il negativo impatto del caro euro, si deve all’espansione della catena di negozi gestiti direttamente dal gruppo (DOS) passati da 54 a 65 unità negli ultimi 12 mesi (fino a giugno 2014). Il segmento retail ha registrato un incremento del 22% e ora rappresenta il 35,5% del giro d’affari complessivo. In forte espansione i mercati internazionali. Fuori dal Vecchio continente il brand Cucinelli ricava poco meno del 50% del suo fatturato e nei primi sei mesi dell’anno le vendite in questi paesi hanno mostrato una forte accelerazione (Nord America +18,2%, Resto del Mondo +10,3 e Cina +43,5%), l’Europa ha tenuto bene concludendo a +9,5% mentre in Italia le vendite si sono mantenute piatte.

Il brand è garanzia di Economic Moat
A differenza di quanto registrato da Ferragamo, nel caso di Brunello Cucinelli i margini di profitto si sono mantenuti stabili rispetto al 2013 ma comunque in linea con la media del settore. Entrambe le società, come altri grandi brand del lusso, possono contare sul carattere aspirazionale dei loro marchi e sulla disponibilità dei loro clienti a pagare un extraprezzo per i loro prodotti e questo garantisce loro una elevata redditività del capitale che segnala una posizione di vantaggio all’interno del settore (Economic Moat).

 

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Titoli citati nell'articolo

Nome TitoloPrezzoCambio (%)Morningstar Rating
Brunello Cucinelli SpA89,20 EUR1,31
Salvatore Ferragamo SpA6,18 EUR0,98Rating

Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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