Al giro di boa delle contrattazioni si allargano le perdite sui listini europei. La seconda lettura del dato relativo al Pil tedesco ha confermato una contrazione dello 0,2%. Deludono anche gli aggiornamenti legati all’indice Pmi manifatturiero. Nell’area euro l’indicatore è sceso ai minimi da oltre un anno a questa parte, anche se si mantiene comunque sopra quota 50 (in area di espansione).
Italia e Francia continuano aessere in contrazione. Male anche la Gran Bretagna, mentre il settore risulta in espansione in Spagna. A turbare la serenità dei mercati sono anche le questioni legate alla crisi in Ucraina. Kiev annuncia nuovi scontri a fuoco con i blindati russi e sembra che le sanzioni economiche imposte dall’Unione europea e dagli Stati Uniti a Mosca non siano sufficienti a far prevalere una soluzione diplomatica.
Milano fanalino di coda
Piazza Affari cede lo 0,54%. Andamento contrastato da parte dei titoli del comparto bancario. Ai guadagni di Ubi Banca e Bpm rispondono le vendite su Mps e Banco Popolare. Si ferma la corsa di Ferragamo sulla quale al momento prevalgono le prese di beneficio. Saipem cede oltre il 2%, mentre Finmeccanica guida i rialzi delle Blue Chip. New York è chiusa in occasione del giorno dei lavoratori.
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