Le Borse europee hanno chiuso la seduta in rosso. I dati macro della giornata sono stati negativi, ma a pesare sull’andamento fiacco delle contrattazioni è stata l’attesa per le prossime mosse da parte della Bce. Le cattive notizie arrivano dalla seconda lettura del Pil tedesco, che ha confermato una contrazione dello 0,2%. Deludono anche gli aggiornamenti legati all’indice Pmi manifatturiero. Nell’area euro l’indicatore è sceso ai minimi da oltre un anno a questa parte, anche se si mantiene comunque sopra quota 50 (in area di espansione).
Tensione alta in Ucraina
Mentre in Italia e Francia l’industria continua ad essere in contrazione. Dall’altra parte, però, sale l’attesa per l’incontro della Banca centrale europea previsto in calendario per giovedì prossimo. L’economia dell’area euro resta debole nonostante i tassi di interesse ai minimi storici, e questo potrebbe indurre l’Eurotower a introdurre misure straordinarie per stimolare la crescita. Sullo sfondo, comunque, permane un clima di incertezza circa i possibili risvolti della crisi ucraina. Kiev annuncia nuovi scontri a fuoco con i blindati russi e sembra che le sanzioni economiche imposte dall’Unione europea e dagli Stati Uniti a Mosca non siano sufficienti a far prevalere una risoluzione diplomatica. La Borsa di New York è chiusa in occasione del giorno dei lavoratori.
Luxottica formalizza il nuovo ad.
Piazza Affari ha chiuso in coda alle Borse del Vecchio continente cedendo lo 0,51%. A pesare sul risultato del Ftse Mib è stata la cattiva intonazione del comparto finanziario, nel quale hanno spiccato le perdite di Banco Popolare, Mps e Azimut. Male anche Saipem e A2a che hanno segnato rispettivamente -2,5% e -1,8%. In rialzo, gli industriali Finmeccanica e Stm. In controtendenza al settore bancario, terminano in rialzo Ubi Banca e Bpm. Seduta positiva per Luxottica (+0,47%) che ha formalizzato l'avvicendamento alla guida del gruppo tra l'ex ad Andrea Guerra e il nuovo amministratore delegato Cavatorta. Sul fronte del debito sovrano, si segnala l’andamento stabile dello spread tra Btp decennale e il pariscadenza tedesco che si mantiene attorno ai 154 punti base
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