Seduta in leggero calo per i mercati asiatici. L'indice Msci della regione (ad esclusione del listino nipponico) ha ceduto lo 0,5% per effetto delle vendite su alcuni importanti market mover, come il produttore di auto coreano Hyundai e Samsung, e del clima di tensione in Ucraina, dove proseguono gli scontri al confine. Wall Street è rimasta chiusa ieri per festività e agli operatori sono venuti a mancare altri spunti per alimentare gli scambi. Shanghai e Hong Kong hanno chiuso rispettivamente a +1,34% e +0,19%, grazie alle speculazioni degli operatori che, basandosi su un’analisi dell’andamento delle materie prime, iniziano a scommettere sull’indipendenza deli gruppi minerari cinesi dalla domanda interna. Tokyo ha guadagnato l’1,24% per effetto del deprezzamento dello yen che ha toccato i minimi da gennaio scorso.
Euro a 1,312 contro il dollaro
Avvio in rialzo per i listini di Eurolandia. In assenza di dati macro rilevanti per la regione (l’unico aggiornamento significativo arriverà nel pomeriggio dall’indice Ism manifatturiero), gli operatori continuano a scommettere su un nuovo e più incisivo intervento della Bce a sostegno dell’economia dell’area euro e per scongiurare il rischio deflazione. Giovedì prossimo si riuniranno i membri della Banca centrale europea e si saprà se a prevalere saranno i falchi (a favore del rigore) o le colombe (sostenitori di misure straordinarie). La moneta unica, intanto, continua a scendere e si porta a 1,312 contro il dollaro Usa.
Male Luxottica
A Piazza Affari il Ftse Mib segna +0,6% per effetto della buona intonazione del comparto bancario, sostenuto dagli acquisti su Unicredit e Mediobanca. Male Luxottica che paga il cambio ai vertici del gruppo con la costituzione di un triunvirato composto da un presidente esecutivo e due amministratori delegati uno responsabile delle funzioni Corporate (Cavatorta, precedente cfo) e l'altro responsabile dei Mercati (da nominare ma selezionato tra manager esterni).
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