Avvio poco mosso per i listini di New York nonostante i positivi dati macro. L’indice Ism relativo allo stato di salute del settore manifatturiero ha raggiunto ad agosto quota 59, in salita oltre le attese rispetto al valore riportato nel mese di luglio (57,1). L’industria americana è in espansione e questo continua a supportare le aspettative sulla futura crescita degli utili delle corporate americane. Wall Street, però, arriva dalla pausa per il Labor Day e da un mese di buoni guadagni e questo spiega gli scarsi acquisti sul mercato. Il Dow Jones viaggia sotto la parità, mentre il Nasdaq segna +0,21%. Apple guadagna l’1,1% sulla scia delle notizie legate all’imminente uscita dell’iPhone6 e del debutto del suo sistema di pagamento elettronico.
Spread attorno ai 153 pb
Le Borse di Eurolandia hanno chiuso in rialzo anche se il clima teso in Ucraina ha ridotto i guadagni della giornata. Sul fronte macro il dato sull’andamento dei prezzi alla produzione, in linea con le previsioni del mercato (-0,1% su base mensile e -1,1% su base annuale), ha rafforzato le preoccupazioni per il rischio di deflazione nell’area euro. Gli operatori, quindi, continuano a sperare in un nuovo e più incisivo intervento della Bce a sostegno dell’economia e qualche analista prova già a calcolare quale sarebbe l’impatto di un possibile quantitative easing sullo spread.
Nel frattempo il differenziale italiano nei confronti del decennale tedesco si mantiene attorno ai 153 punti base. In costante peggioramento, invece, è la situazione nei territori al confine tra Ucraina e Russia. Kiev ha annunciato l’intervento della Nato al suo fianco, mentre Mosca dal canto suo ha accusato le diplomazie internazionali di esasperare gli animi e promesso di reagire in caso di attacco. Intanto la Commissione europea starebbe valutando la possibilità di ampliare a tutte le società russe a controllo statale il divieto di ottenere prestiti o raccogliere capitale in Europa .
Ancora vendite su Luxottica
A Piazza Affari il Ftse Mib ha guadagnato lo 0,49%, grazie alla buona intonazione del comparto bancario, sostenuto dagli acquisti su Unicredit e Mediobanca e dai rialzi di Tenaris e Pirelli, per i quali gli analisti hanno rivisto il giudizio. Ancora in ribasso Luxottica e Ferragamo. Debole Telecom Italia dopo aver ufficializzato lo slittamento della vendita di Telecom Argentina al 25 settembre
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