Piace il bilanciato a scadenza

A luglio hanno raccolto 1,69 miliardi in tutta Europa, di cui la percentuale maggiore in Italia. Nel complesso, i fondi di allocation continuano ad essere in cima alle preferenze degli investitori. Così come quelli obbligazionari.

Sara Silano 05/09/2014 | 11:29
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Gli investitori europei continuano ad acquistare fondi comuni, ma riducono il rischio di portafoglio. E’ quanto emerge dall’ultimo Morningstar asset flow report sui flussi nel risparmio gestito europeo a luglio. In totale, la raccolta netta è stata di 38,94 miliardi di euro, grazie in particolare ai bilanciati, che hanno registrato un saldo netto positivo per 16,12 miliardi, superando il record di giugno che era stato di 12,5 miliardi.

Una storia italiana
Sul mercato italiano, i protagonisti sono stati i fondi di allocation che sono caratterizzati da una scadenza e generalmente staccano la cedola. Possono essere considerati la nuova generazione di prodotti di questo tipo, che, a differenza della precedente esclusivamente investita in obbligazioni, ha anche una componente azionaria. In totale, hanno raccolto 1,69 miliardi in tutta Europa, di cui la percentuale maggiore in Italia e, in misura minore in Spagna. Il principale beneficiario è stato Eurizon Capital (gruppo Intesa Sanpaolo) con la gamma “Cedola attiva”.

Nel complesso sei delle prime 15 categorie Morningstar per flussi netti sono bilanciate, con quelle “prudenti” tra le preferite.

Obbligazionari, il successo dei flessibili
La seconda asset class più popolare a luglio è stata quella obbligazionaria, che ha registrato flussi netti per 12,73 miliardi (18,48 a giugno).  Hanno raccolto soprattutto i fondi flessibili in euro (+1,9 miliardi), gli obbligazionari internazionali (+1,88 miliardi) e i diversificati in euro, che hanno beneficiato del ritorno di popolarità di alcuni comparti, tra cui Templeton Global Bond e Global Total Return. Le vendite, invece, hanno colpito le categorie a più alta volatilità, tra cui quella degli high yield (titoli ad alto rendimento e rischio), penalizzate soprattutto dal monito del presidente della Federal Reserve, Janet Yellen, sulle alte valutazioni dei bond di minor qualità, pronunciato lo scorso 15 luglio. Dopo tale data, gli spread (differenziali) creditizi sono saliti da 335 a 372 punti (indice BoAML High yield master II). Per l’analista di Morningstar, David Sekera, comunque, nonostante l’allargamento, gli spread sono ancora vicini al loro livello più basso dal 2007.

Attrazione emergente
Tra i fondi azionari, che complessivamente hanno raccolto 8,05 miliardi (erano 730 milioni a giugno), la preferenza è andata ai mercati emergenti (+2,38 miliardi) e all’Asia-Pacifico escluso il Giappone (+2,25 miliardi). Sono stati colpiti dai deflussi, invece, i fondi specializzati sulle Borse statunitense ed europee, in particolare quelli con uno stile growth (ossia che investono in società con alto potenziale di crescita).

Nel mese di luglio si è ulteriormente ridimensionato l’interesse per gli alternativi, che aveva caratterizzato la prima parte dell’anno. I flussi netti sono stati pari a 2,6 miliardi contro i 3,33 di giugno. Si tratta del livello più basso da novembre 2013.

Flussi Netti nei Fondi Europei a luglio

Come si muovono i big
Della popolarità dei fondi bilanciati ed azionari si è avvantaggiato soprattutto BlackRock, che con una raccolta netta stimata di 3,43 miliardi è stata la migliore casa di gestione a luglio. Come spiega Ali Masarwah dell’Asset fund flow team, i flussi sui fondi indicizzati (esclusi gli Exchange traded fund) hanno pareggiato quelli sui prodotti attivi. Al secondo posto si è posizionato JP Morgan, grazie in particolare ai fondi JPM Global Income e JPM Europe Equity Plus. Al terzo posto si è collocato UBS, che ha visto flussi consistenti verso i fondi obbligazionari, pari ai due terzi del totale. Nella top ten rientrano anche Pioneer Investments, Allianz Global Investors, Eurizon Capital e Deutsche Asset & Wealth management.

Sul fronte opposto, Neuberger Berman ha sofferto i maggiori riscatti a luglio (-2,35 miliardi), a causa soprattutto delle vendite sui fondi high yield globali e in dollari. Ignis Asset management, che è stata rilevata da Standard Life Investments nel mese scorso, è stata penalizzata dai fondi obbligazionari, in particolare in sterline, mentre Threadneedle ha subito forti deflussi dai comparti azionari specializzati sugli Stati Uniti, dopo che diversi membri del team di gestione, tra cui Cormac Weldon, hanno lasciato la società.

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Titoli citati nell'articolo

Nome TitoloPrezzoCambio (%)Morningstar Rating
JPM Europe Equity Plus A perf (acc) EUR26,86 EUR-1,38Rating
JPM Global Income A (acc) EUR151,81 EUR-0,47Rating
Templeton Global Bond A(acc)USD24,04 USD0,40Rating
Templeton Global Ttl Ret A(acc)USD23,42 USD0,55Rating

Info autore

Sara Silano

Sara Silano  è caporedattore di Morningstar in Italia

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