Avvio volatile per le Borse europee. Dominano le preoccupazioni per gli effetti a catena delle sanzioni dell’Unione europea e degli Stati Uniti contro la Russia. Misure alle quali il Cremlino ha già detto che risponderà con ritorsioni. Sale inoltre l’attesa per l’esito del referendum sulla secessione della Scozia. Oggi, comunque, gli investitori terranno sotto controllo i numerosi dati macro, come la produzione industriale europea e l’andamento delle vendite al dettaglio americane. Qualche notizia potrebbe inoltre emergere da Milano, dove si svolge la riunione dei ministri europei delle Finanze (Eurogruppo).
A Milano sono contrastate le azioni delle banche. Continua a perdere colpi Eni, risentendo ancora della notizia delle indagini a carico dell’amministratore delegato, Claudio Descalzi.
La Cina rallenta l’Asia…
Seduta negativa per i listini dell’Asia. L’indice Msci della regione ha finito la giornata in calo dello 0,2% a causa di alcuni dati macro cinesi al di sotto delle attese che, secondo gli operatori, renderanno più difficile alla prima economia del mondo il raggiungimento dei suoi obiettivi di crescita.
A dare una mano non è servita nemmeno la performance positiva di New York che, ieri, ha chiuso sui massimi di seduta recuperando sul finale gran parte delle perdite di giornata. Restano, comunque, le preoccupazioni per la nuova guerra contro Isis annunciata mercoledì dal presidente americano, Barack Obama, e le speculazioni sulla tempistica del rialzo dei tassi d'interesse da parte della Federal Reserve, il cui comitato monetario si riunisce la prossima settimana.
…ma non il Giappone
La Borsa di Tokyo ha archiviato con un nuovo guadagno una settimana interamente in terreno positivo, complice il dollaro forte, con l’indice Nikkei che si porta ai massimi da otto mesi. Al termine delle contrattazioni di oggi l'indice dei titoli guida ha guadagnato lo 0,25%. Il più ampio paniere Topix ha registrato un progresso dello 0,19%.
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