La Cina ha fatto lo sgambetto all’Europa. I dati al di sotto delle attese sulla produzione industriale arrivati da Pechino hanno spinto le vendite nel Vecchio continente. Soprattutto nel comparto energetico, sempre molto sensibile alle notizie che riguardano la prima economia emergente del mondo.
A Milano, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato -1,04%, debioli le banche. In salita Sogefi, grazie all’accordo con Audi per gli ammortizzatori della nuova A6. Debole Snam. Il giudizio positivo dei broker all'acquisto di Tag, la pipeline per il trasporto del gas russo attraverso l’Austria, non è bastato a salvare il titolo dal malumore complessivo dei mercati che ha colpito soprattutto il settore energy. Eni ha pagato anche la questione delle tangenti in Nigeria. In salita il lusso grazie all’upgrade degli analisti su Moncler. Piazza Affari ha pagato dazio anche per la doppia bocciatura di Standard and Poor's e dell'Ocse sul pil italiano.
New York negativa
A Wall Street i listini viaggiano deboli, dopo il primo ribasso da gennaio del dato sulla produzione industriale americana. Gli investitori guardano inoltre alla Federal Reserve, chiamata domani e dopodomani a prendere decisioni cruciali e a dare indicazioni sulla futura traiettoria dei tassi di interesse. Per quanto riguarda i titoli, da segnalare il rialzo di Yahoo, uno dei maggiori azionisti di Alibaba, che guadagna sull'entusiasmo che accompagna l'imminente quotazione del sito cinese di e-commerce a New York. Tra i titoli peggiori dello S&P, listino di riferimento di Wall Street, c’è Symantech.
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