Avvio ancora all’insegna della debolezza per le Borse europee. Gli operatori sono preoccupati per il quadro tracciato ieri dal presidente della Bce, Mario Draghi, che mostra un continuo rallentamento dell’economia della regione. Non ha invece fornito supporto il dato sulla produzione manifatturiera cinese, con l’indice Pmi Hsbc che a settembre ha rialzato la testa portandosi a 50,5 punti dai 50,2 punti di agosto.
A Piazza Affari sono sotto la lente le azioni di Telecom, nel giorno in cui Il Sole 24 Ore sostiene che i vertici dell’azienda stiano preparando la quotazione delle torri. Unicredit va giù con le banche, nonostante le ipotesi di una maxi-offerta in arrivo per Pioneer da parte di Santander. Dopo lo scivolone di ieri, continuano a perdere colpi le Tod's.
Asia positiva
Seduta con il segno più per le Borse dell’Asia. L’indice Msci della regione ha finito la giornata in progresso dello 0,2%, grazie all’ultimo dato macro arrivato dalla Cina. La Borsa giapponese è rimasta chiusa per festività. La notizia sulla prima economia emergente del mondo ha permesso agli operatori di mettere da parte la performance di New York. Ieri Wall Street ha chiuso in deciso ribasso scontando la smentita di Pechino su un possibile nuovo piano di stimolo dell'economia in arrivo. E non ha aiutato a risollevare l'umore degli investitori il dato deludente sulle vendite di case esistenti, calate ad agosto dell'1,8%.
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