L’Europa ripiomba in una situazione di incertezza che sembrava messa alle spalle dopo gli ultimi aiuti della Bce. L’indice composito Pmi europeo (caduto a settembre ai minimi da nove mesi a 52,3 punti), le tensioni in Medio Oriente, nonché l’inasprirsi dei rapporti tra Ue e Russia per la questione Ucraina (sono stati confiscati in Italia i beni del magnate Arkadij Romanovich Rotenberg, molto vicino al capo del Cremlino, Vladimir Putin) hanno spinto al ribasso le Borse del Vecchio continente.
A Milano, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato -1,56%, le vendite hanno colpito soprattutto le azioni delle banche. Debole anche Telecom Italia, a dispetto dell’ipotesi secondo cui la società starebbe preparando la quotazione delle torri italiane. Ci sono state, invece, ricoperture su alcuni titoli del lusso dopo le vendite registrare dal comparto nelle ultime sedute.
New York negativa
A Wall Street i listini viaggiano in ribasso, con S&P 500 e Nasdaq in calo per il terzo giorno di fila. Pesa l’incertezza causata dalle notizie dal fronte economico europeo, che hanno oscurato le notizie positive dal versante manifatturiero cinese. Gli investitori sono inoltre preoccupati per l'inizio dei raid in Siria.
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