Le piccole strizzano l’occhio ai gestori

Zenit Sgr, Lemanik e Nextam Partners sono le sgr più attive sull’AIM, il mercato alternativo dei capitali di Borsa italiana. 54 le mid cap ad alto potenziale quotate, per una capitalizzazione totale di due miliardi.

Sara Silano 24/09/2014 | 09:55
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Green economy, media e soluzioni digitali sono i settori più rappresentati (52% del totale) sull’AIM, il mercato alternativo dei capitali di Borsa italiana nato il 1 marzo 2012, in cui sono quotate 54 società di piccola e media dimensione e alto potenziale di crescita, per un fatturato complessivo di 2,6 miliardi di euro e una capitalizzazione totale di due miliardi (dati di IR Top al 7 agosto 2014). Sono briciole rispetto all’indice principale di Piazza Affari, ma il paniere è più diversificato e include delle eccellenze produttive.

Business innovativi
In media, queste società hanno un fatturato di 27 milioni, un flottante del 24% e una capitalizzazione di mercato di 36 milioni. I business sono innovativi. 14 aziende, che rappresentano il 28% del totale, operano nel cosiddetto settore dell’economia verde, nella maggior parte dei casi appartengono al segmento delle rinnovabili e dell’efficienza energetica, ma ci sono anche industrie e distributori di prodotti biologici e società finanziarie green.

Tecnologie digitali e finanza
Il 24% del mercato è rappresentato dall’industria digitale e dei media, con realtà fortemente innovative specializzate in settori come il cloud computing, il bartering pubblicitario, il marketing digitale e il web advertising. La finanza rappresenta il 20%, con società di consulenza strategica alle aziende, specialisti delle situazioni di crisi, incubatori di start up, Private investment in public equity (Pipe), ossia società di investimento attivo in mid cap promettenti, investment company, Spac (Special purpose acquisition company), ossia aziende specializzate nella raccolta di capitali per effettuare fusioni o acquisizioni di aziende, compagnie assicurative e operatori immobiliari.

Moda e high tech
Esistono poi una serie di imprese che rientrano nella categoria “prodotti e servizi” e che rappresentano il 13% del totale. Tra queste, alcune sono di intrattenimento e divertimento, altre di moda, cinema, editoria e franchising. Infine, il 9% è costituito da aziende tecnologiche e delle comunicazioni, specializzate in infrastrutture per l’industria, sistemi di certificazione, software semantici per la gestione delle informazioni e Internet mobile.

Le Sgr più attive
Dall’analisi dell’Osservatorio IR Top per AIMnews.it, nell’azionariato delle società AIM Italia sono presenti 63 investitori istituzionali (a giugno 2014) con 115 partecipazioni: il 42% delle società presenta almeno 2 investitori nel proprio capitale, mentre il 22% ha oltre 4 istituzionali nella compagine societaria.

Tra le società di gestione più attive in questo segmento ci sono Zenit Sgr, con una decina di titoli, Lemanik SA (6) e Nextam Partners. Seguono Anima Sgr, Sella Gestioni Sgr, Arca Sgr e Kairos Partners Sgr con quattro partecipazioni (dati a luglio 2014).

I titoli più presenti nei loro portafogli, invece, sono Industrial Stars of Italy (Spac), Italia Indipendent Group (moda), Safe Bag (servizi di protezioni bagagli), Ki Group (distribuzione prodotti biologici), Leone Film Group (cinema).

Tutte le società negoziate sull’AIM fanno parte dell’indice Ftse AIM Italia, che è stato istituito il 1° luglio 2013. Da gennaio ad agosto, le Ipo sono state 18 contro un totale di 15 per l’intero 2013.

 

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Sara Silano

Sara Silano  è caporedattore di Morningstar in Italia

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